Più delle operaie, delle impiegate e delle casalinghe sono le suore a rischiare l’infarto. Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti su 491 donne di mezza età, nelle carotidi delle religiose si troverebbe la concentrazione la più alta di grasso. “I risultati della ricerca”, ha dichiarato Linda Gallo dell’Università del Kent (Ohio), presentando lo studio recentemente al convegno dell’American Psycosomatic Society, a Monterey (California), “non lasciano dubbi: sono proprio le ecclesiastiche le donne più esposte alle malattie cardiache e all’infarto.” Incertezza invece sulle ragioni del fenomeno, che potrebbero comprendere alcuni fattori comportamentali come la sedentarietà. I ricercatori suggeriscono però anche un’altra ipotesi: le donne di chiesa raramente durante la menopausa si sottopongono alla terapia ormonale sostitutiva, che in alcuni casi è efficace anche nel contrastare le malattie cardiache. (p.c.)
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