Bambini super-intelligenti: senza programmi ad hoc non si coltiva il talento

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SUPER INTELLIGENTI, fantasiosi, curiosi, sensibili. Sono i bambini plusdotati, in inglese gifted, giovani e giovanissimi che presentano abilità superiori alla media in uno o più settori dell’apprendimento, dalla matematica alla scrittura, dall’arte alla tecnologia fino all’attitudine alla pianificazione. Ma non sempre questi talenti naturali vengono coltivati a dovere dalle istituzioni scolastiche, secondo quanto riportato dall’European Council for High Ability e dalla National Association for Gifted Children, rispettivamente l’ente europeo e l’ente statunitense che sostengono i ragazzi plusdotati. A richiamare l’attenzione su questo tema, oggi, è una ricerca realizzata dall’Università di Tubinga in Germania, che ha mostrato i vantaggi degli enrichment programs, programmi formativi pensati specificamente per stimolare le capacità di bambini e ragazzi plusdotati. I risultati sono stati pubblicati in tre paper su Learning and InstructionContemporary Educational Psychology e sul Journal of Research on Educational Effectiveness.

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