Bentornato Hubble

Il telescopio spaziale Hubble è tornato all’azione. Dopo due mesi di inattività, infatti, arrivano le prime immagini dallo spazio. Si tratta di una nebulosa planetaria, denominata “Eskimo” per l’impressionante somiglianza con il viso ritratto nel cappuccio del celebre indumento degli anni ‘60, e di un gruppo di galassie che funzionano come una lente di ingrandimento nello spazio. Lo scorso dicembre gli astronauti ripararono il sistema di orientamento del computer centrale e per collaudare il telescopio puntarono le lenti sui resti infuocati di una stella localizzata a 5000 anni luce dalla Terra. Essa conteneva una brillante regione centrale – il viso di “Eskimo”- e un cerchio di oggetti somiglianti a delle comete le cui estremità uscivano da una stella centrale. La nebulosa, avvistata per la prima volta nel 1787, iniziò a formarsi 10 mila anni fa quando una stella, spegnendosi, liberò energia e materiale nello spazio. La seconda immagine invece è quella di un gruppo di galassie chiamato Abell 2218 utilizzate dagli astronauti come lenti d’ingrandimento nello spazio. La loro forza gravitazionale combinata, infatti, esalta la luminosità di tutti i corpi celesti più distanti posti dietro di loro. (r.p.)

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