PARLARE più lingue può aiutare a viaggiare, a trovare lavoro, a conoscere culture diverse e fare nuove amicizie. Ma non solo: già nei primi mesi di vita il cervello di un bambino bilingue mostra non solo una maggiore prontezza nell’apprendimento di nuovi suoni linguistici, ma anche una forte attività delle aree collegate alle cosiddette funzioni esecutive, una serie di importanti funzioni cognitive, come l’abilità nel risolvere problemi (o meglio il cosiddetto problem solving) e la capacità di modulare la propria attenzione. A suggerirlo è uno studio dell’università di Washington, pubblicato sulla rivista Developmental Science.
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