Bmj: più paura che rischi reali

Le conseguenze psicologiche dell’allarme bioterrorismo potrebbero essere peggiori dei danni fisici. E assumere nel tempo le caratteristiche di una vera e propria ‘malattia sociogenica’.Così ha spiegato un gruppo di ricercatori britannici e statunitensi in un articolo pubblicato questa settimana dal British Medical Journal: le armi chimiche e batteriologice più che per gli effetti letali devono essere temute per il terrore psicologico che sono in grado di scatenare. Veri e propri disturbi che potrebbero durare degli anni e che, in alcuni casi, potrebbero esasperare disordini psichici già esistenti. Anche le misure adottate per combattere il rischio bioterrorismo possono avere effetti controproducenti. E alimentare il circolo vizioso innescato dai media e alimentato dalle ansie e dalle paure della gente comune. Basti considerare la decisione del governo statunitense di collocare rilevatori elettronici di agenti chimici nella metropolitana del Distretto di Washington. Questa misura, secondo i ricercatori, potrebbe mandare in tilt gli stessi sistemi di trasporto, data l’alta probabilità che i detector registrino falsi allarmi. (d.d.v.)

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