“Bruciare di meno”

Per la gestione dei rifiuti solidi urbani, Greenpeace invita a scelte che tutelino di più la salute umana e l’ambiente. L’occasione è stata la seconda giornata mondiale di protesta, promossa da Gaia (Global Alliance for Incinerator Alternatives), contro gli inceneritori di rifiuti, accusati di essere strumenti obsoleti, inefficienti e dannosi per la salute umana. Nel rapporto “Incenerimento e salute umana”, l’associazione denuncia il potenziale impatto negativo per il sistema immunitario e riproduttivo delle sostanze tossiche (come diossina e mercurio) immesse nell’atmosfera dagli inceneritori. Anche gli inceneritori di nuova generazione (o termovalorizzatori) vengono accusati di essere comunque poco efficienti (a fronte degli alti costi di realizzazione) e di rappresentare un approccio sbagliato allo smaltimento dei rifiuti, poiché disincentivante la raccolta differenziata. Le analisi di Gaia e Greenpeace sottolineano le raccomandazioni provenienti dalla Convenzione di Stoccolma sui Pop (gli inquinanti organici persistenti), di cui si tiene in questi giorni il Settimo Comitato Intergovernativo: utilizzare tecniche alternative per evitare la produzione non intenzionale di sostanze tossiche, come la diossina appunto, che permangono a lungo nell’atmosfera, diffondendosi anche a notevole distanza dal luogo di produzione. (m.mo.)

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