Buchi neri, più energetici del previsto

Quanta energia viene rilasciata da un buco nero all’interno di una galassia? Più del previsto, almeno secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’International Centre for Radio Astronomy Research in Australia e pubblicato su Science

Quando i buchi neri accrescono la loro massa, essi rilasciano energia sotto forma di flussi di radiazioni: secondo una teoria della fisica chiamata il limite di Eddington, se la radiazione uscente supera una certa soglia essa potrebbe bloccare il flusso di gas in ingresso che alimenta il buco nero. Finora però, non era chiaro se anche l’energia cinetica prodotta dal vento di radiazione sia controllata dallo stesso limite. 

Per cercare di fare luce sull’argomento, Roberto Soria e il suo team della Curtin University hanno studiato la radiazione emessa da un buco nero nella galassia M83, nota anche come Galassia Girandola del Sud, una galassia a spirale intermedia visibile nella costellazione dell’Idra e distante circa 15 milioni di anni luce.

Gli scienziati hanno osservato il buco nero con vari telescopi per più di un anno e hanno analizzato i gas in accrescimento attorno ad esso. In questo modo, essi sono riusciti a misurare indirettamente il peso dell’oggetto: meno di 100 volte il peso del Sole. 

Confrontando la massa del buco nero con la sua energia cinetica uscente, stimata osservando nelle lunghezze d’onda dell’infrarosso e delle onde radio la luminosità che lo circonda, i ricercatori hanno trovato che l’energia era più alta di quella prevista dal limite di Eddington per un buco nero di questa massa.

I risultati mostrano quindi che i buchi neri possono rilasciare potenza cinetica per lungo tempo, inserendo nel loro ambienti più energia di quella che si otterrebbe considerando solo l’energia di radiazione, che rimane invece soggetta al limite di Eddington.

Riferimenti: Science doi: 10.1126/science.1248759

Credits immagine: T.D. Russell (ICRAR-Curtin), using the BINSIM visualization code by R. Hynes (LSU) 

6 Commenti

  1. Che vuol dire ‘meno di cento volte il peso del sole’?
    Questa è una frase ambigua. Intendiamo un centesimo del peso?
    O, chessò, 90 volte il suo peso?
    E perchè non usare più correttamente ‘massa’ invece di ‘peso’?
    Non mi sembra un termine troppo specialistico.

    Cordialmente

  2. Caro Maurizio,
    in astronomia è frequente indicare la massa degli oggetti celesti tramite un confronto con la massa del Sole, che viene usata come unità di misura. E’ anche molto difficile ottenere misure precise di oggetti che si trovano estremamente lontani da noi, e per cui è impossibile fare misure dirette. I ricercatori sono in questo caso riusciti a ottenere un limite superiore per la massa del buco nero: sicuramente è meno di 100 masse solari, quanto sia di preciso non si sa con certezza.
    Riguardo a massa/peso, le do ragione, il termine preciso dal punto di vista fisico sarebbe massa, ma colloquialmente essi vengono usati indistintamente.
    Cordialmente

  3. I buchi neri, secondo il mio parere, sono le macchine cosmiche che la natura ha messo in campo per l’ elaborazione dell’ energia in un universo senza confini.

  4. Le recenti nuove scoperte nel campo dell’ astrofisica stanno facendo scricchiolare le teorie delle singolarità che appartengono anche ai buchi neri .

  5. Non si può sottovalutare l’ ipotesi di considerare i buchi neri come gli elementi costitutivi di base nella creazione delle galassie .

  6. Un quesito per gli addetti ai lavori:
    data l’ equivalenza massa-energia assegnata dalla piu’ famosa formula, e’ possibile immaginare che la concentrazione in un punto di una massa dalla densita’ infinita riguardi in realta’ l’ energia ?

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