Salute

Caffeina: in gravidanza meglio evitarla?

Nello scatolone delle cose proibite, le donne incinte dovrebbero aggiungere ora anche la moka e il caffè. A consigliarlo oggi sono i ricercatori dell’università di Reykjavik, in Islanda, secondo cui il consumo di caffeina, probabilmente una delle sostanze psicoattive più consumate al mondo, è associato a esiti negativi della gravidanza. Dallo studio, appena pubblicato sulla pagine della rivista Bmj Evidence based Medicine, non esisterebbe una soglia sicura di consumo di questa sostanza per le donne incinte, contrariamente a quando creduto finora. Ma non tutti sono d’accordo.

Le raccomandazioni sulla caffeina

Secondo le raccomandazioni dell’Nhs britannico, dell’American College of Obstetricians and Gynecologists, delle Dietary Guidelines for Americans e dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (l’Efsa) il limite di sicurezza per il consumo di caffeina durante una gravidanza è fissato a 200 mg, pari a circa due tazze di caffè al giorno. Nel nuovo studio, tuttavia, i ricercatori hanno passato in rassegna circa 50 ricerche precedenti riguardanti il legame tra la caffeina e gli esiti della gravidanza, scoprendo che questa sostanza è associata a un aumento significativo del rischio di eventi avversi, come aborto spontaneo, natimortalità, basso peso alla nascita, leucemia infantile, sovrappeso e obesità infantile.

Meglio eliminarla oppure no?

Questo studio, precisiamo, è osservazionale e non dimostra, quindi, alcuna relazione di causa-effetto tra il consumo di caffeina e gli esiti negativi di una gravidanza. Secondo i ricercatori, tuttavia, evitare del tutto bevande come caffè e tè sarebbe la raccomandazione migliore per le future madri. “Esiste una sostanziale evidenza cumulativa di un’associazione tra consumo materno di caffeina e diversi esiti negativi della gravidanza, in particolare l’aborto spontaneo, natimortalità, basso peso alla nascita, leucemia acuta infantile e sovrappeso e obesità infantili, ma non il parto pretermine”, spiega Jack James, autore dello studio. “Di conseguenza”, precisa l’esperto, “le attuali raccomandazioni sanitarie riguardanti il ​​consumo di caffeina durante la gravidanza necessitano di una revisione radicale”.

Opinioni contrastanti

Ma non tutti sono d’accordo. Molti esperti, infatti, consigliano di limitare, e non eliminare del tutto, il consumo di caffeina durante una gravidanza. Per esempio, secondo Christopher Zahn, vicepresidente dell’American College of Obstetricians and Gynecologists “non è necessario un cambiamento immediato all’attuale raccomandazione basato su questa ricerca”, riferisce l’esperto alla Cnn. “Il consumo moderato di caffeina, meno di 200 mg al giorno, non sembra essere un fattore importante che contribuisce all’aborto spontaneo o al parto pretermine”.

Della stessa opinione è anche Daghni Rajasingam, portavoce del Royal College of Obstetricians and Gynecologists, secondo cui “il consiglio di limitare l’assunzione di caffeina a 200 milligramm al giorno è ancora valido. Questo studio non sostituisce tutte le altre prove disponibili che dimostrano che un consumo limitato di caffeina è sicuro per la maggior parte delle donne incinte”. Altri esperti, inoltre, ritengono che i risultati del nuovo studio siano allarmisti. “Ci sono così tante cose che bisogna evitare durante una gravidanza che l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è generare ansia inutile”, spiega alla Bbc Luke Grzeskowiak, ricercatore all’Università di Adelaide, in Australia. “Le donne dovrebbero essere rassicurate sul fatto che la caffeina può essere consumata con moderazione durante la gravidanza”.

Via: Wired.it

Leggi anche: Gravidanza, meglio evitare la liquirizia

Il caffè fa bene?

Credits immagine di copertina: Photo by Elizabeth Tsung on Unsplash

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

20 ore fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

4 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

7 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più