Salute

Cambiamenti climatici, le temperature elevate anticipano il parto

Le temperature più calde causate dai cambiamenti climatici porterebbero a decine di migliaia di bambini nati prima del tempo, con potenziali conseguenze sulla loro salute. Di quanti bambini parliamo? Circa 25mila in media ogni anno, con un totale di oltre 150mila giorni di gravidanza persi. A renderlo noto è uno studio, pubblicato su Nature Climate Change, che spiega come il caldo possa indurre il travaglio fino a due settimane prima, anticipando il parto.

Il caldo può indurre il parto?

In che modo l’esposizione ad un clima sempre più caldo potrebbe nuocere alla salute dei neonati? È ancora troppo presto per fare delle affermazioni accurate, e tuttavia gestazioni più corte sono state in passato collegate a problemi cognitivi e di salute, e le temperature potrebbero giocare un ruolo importante. Sui meccanismi che invece collegano temperature a parto, spiegano i ricercatori in apertura del paper, si pensa che il caldo possa aumentare i livelli di ossitocina, un ormone che regola l’inizio del travaglio, e possa mettere sotto stress il sistema cardiovascolare, inducendo al parto.

Più nascite nei giorni con temperature elevate

Per capire se esistesse un legame tra condizioni ambientali e giorno di nascita, e alla luce del fatto che ondate di caldo estreme sono eventi sempre più frequenti, gli autori della ricerca hanno studiato oltre 56 milioni di parti avvenuti in un periodo di 20 anni, tra il 1969 e il 1988, negli Stati Uniti. Gli scienziati hanno calcolato che il numero delle nascite aumentava del 5% nei giorni con una temperatura massima superiore ai 32 gradi, con una riduzione media della lunghezza della gravidanza di 6 giorni. Una variazione, per stessa ammissione dei ricercatori, modesta, ma che in alcuni casi si estendeva fino a 14 giorni.

Secondo i ricercatori, se le previsioni dei cambiamenti climatici si riveleranno corrette, oltre 250mila giorni di gestazione saranno persi ogni anno prima della fine del secolo, con possibili conseguenze sulla salute dei bambini e delle persone che diventeranno da adulti. “Quanto osservato è importante alla luce delle evidenze che si stanno accumulando e che mostrano come lo stato di salute nella prima parte della nostra vita ha effetti duraturi sia sullo stato fisico che cognitivo”, scrivono gli autori, considerando come le temperature più elevate sono state collegate anche a un più basso peso alla nascita.

Riferimenti: Nature Climate Change

(Credits immagine: Christian Abella da Pixabay)

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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