Capire l’Intelligenza Artificiale

Ernesto Burattini e Roberto Cordeschi (a cura di)
Intelligenza Artificiale – Manuale per la disciplina della Comunicazione
Carocci Editore, 2001
pp. 359, euro 28,41

Non è difficile sentir parlare di Intelligenza Artificiale. L’influenza che questa interdisciplina ha sulla nostra vita quotidiana, a volte in maniera implicita, è enorme. Non è evidente perché spesso nel nostro immaginario per Intelligenza Artificiale si intende la costruzione di una macchina pensante e adattativa pari se non superiore alle capacità del nostro cervello e del suo corpo. Tuttavia, il multiforme campo di studio rubricato sotto il nome di IA è qualcosa di più utile e più presente di quanto ci si possa aspettare. Tutti i giorni infatti un meccanismo risolve per noi qualche problema, anche se a volte siamo in disaccordo con questa soluzione. Ma che cosa è l’Intelligenza Artificiale? Riflettendo sull’intuizione che abbiamo dei termini, ci si rende conto della difficoltà del convogliare in un’unica definizione il significato di creatività, dinamicità e astrazione che assegniamo ad “intelligenza” con quello di meccanicità, ripetitività ed effettività che assegniamo ad “artificiale”.

Nulla di meglio di un manuale per definire un campo di ricerca e chiarire così le idee. Il volume curato da Ernesto Burattini e Roberto Cordeschi è un libro ben pensato per almeno due motivi. Da una parte il panorama editoriale italiano presenta delle lacune proprio in questo campo, malgrado ci sia bisogno di un testo generale sia per chi deve ancora iniziare, sia per chi, non profano, volesse rendersi conto efficacemente dell’ambito in cui si sta muovendo. Dall’altra la capacità dei due curatori di convogliare in un unico testo i più importanti ricercatori italiani della disciplina è una garanzia della sua serietà e della sua capacità di durare nel tempo, in un settore che si evolve costantemente. Il volume è poi anche ben strutturato perché per ogni argomento presenta un’introduzione esplicativa dei contenuti successivi. Per esempio, se fossimo interessati a comprendere l’apprendimento automatico e le reti neurali, leggendo l’articolo di Eliano Pessa, fin dall’inizio sapremmo che la nostra conoscenza dovrebbe ampliarsi rispetto alla capacità di: discernere quali tipi di apprendimento meccanico esistono; fino a che punto questi dispositivi simulano i processi cognitivi dell’apprendimento; che cosa è una rete neurale e quali sono quelle più utilizzate. Ogni articolo contiene, poi, una serie di schede che definiscono particolari concetti espressi nel testo e che sono da approfondire. Così nel capitolo di Giuseppe Boccignone sulla visione artificiale ci sono sette schede: dalla costruzione di una immagine 3D alle tecniche per rilevare artificialmente il movimento, dai metodi di riconoscimento dei contorni e della tessitura alla tecnologia della visione stereoscopica. Ogni autore ha poi corredato il suo argomento con tre tipi di bibliografie: una interna all’articolo, una che indica ulteriori testi di approfondimento, e una lista ragionata dei siti internet nei quali si possono trovare interessanti materiali di lavoro, come software appositi o notizie più particolareggiate.

Un glossario e un insieme di esercizi completano questo manuale. L’uno struttura un linguaggio specifico intorno all’Intelligenza Artificiale come disciplina a sé (qualora ce ne fosse stato bisogno); l’altro fa “sporcare le mani” al lettore e lo rende più partecipe all’argomento permettendogli di verificare il suo grado di apprendimento. Dunque “Intelligenza Artificiale” è uno strumento di agevole consultazione e in cui sono compendiate le nozioni fondamentali e più attuali di questa disciplina, corredata da un apparato di strumenti che la rendono una doverosa lettura per chiunque voglia approfondire con chiarezza e competenza gli argomenti che distinguono l’Intelligenza Artificiale.

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