Cardis, lo scanner portatile per la diagnosi precoce delle malattie cardiache

Si chiama Cardis, acronimo di CARdiovascular disease Detection with Integrated Silicon Photonics (rilevazione della malattia cardiovascolare con la fotonica integrata del silicio) ed è il prototipo di un dispositivo compatto a raggi laser sviluppato da un team di ricercatori europei. Proprio come un lettore di codici a barre del supermercato, il dispositivo sarà in grado di leggere i segni vitali del cuore consentendo a un medico generico di diagnosticare precocemente, anche nei pazienti preclinici, l’inizio di una malattia cardiovascolare.

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel mondo e nel nostro Paese sono responsabili del 44% di tutti i decessi. Attualmente, gli strumenti disponibili per la diagnosi della malattia, tra cui biomarcatori cardiaci, caratterizzazione cardiaca, radiografia del torace, elettrocardiogramma, monitoraggio di Holter e Mri cardiaca, sono troppo costosi e invasivi per essere utilizzati nei programmi di screening e prevenzione. Ed è proprio per questo motivo che il team di ricercatori europei crede che questo nuovo scanner, sviluppato nell’ambito del progetto europeo Cardis e presentato durante la Conferenza di Optics in Cardiology 2017 a Rotterdam (Paesi Bassi), possa rappresentare la chiave per la messa a punto di un programma di screening di massa economicamente sostenibile e facilmente utilizzabile anche da medici di base. 

Il nuovo scanner diagnostico può leggere i segni vitali del cuore con un solo click. Utilizzando una tecnica di misura chiamata “vibrometria laser doppler”, lo scanner costruisce una “mappa di vibrazioni” del petto e dell’area cardiaca, che può evidenziare i segni di malattia cardiovascolare, come la formazione di placche, la rigidità arteriosa, la stenosi arteriosa o dissincronia del cuore. “Il nostro dispositivo utilizza l’ultima tecnologia fotonica, che consente a un utente di effettuare delle misurazioni delle caratteristiche di vibrazione del cuore senza neppure toccarlo”, spiega Mirko de Melis, coordinatore del progetto.

I valori di pressione arteriosa aumentano all’aumentare della rigidità delle pareti dei vasi o a causa di ostacoli al libero scorrere del sangue, per esempio per la presenza di placche aterosclerotiche. Cardis, utilizzando la luce laser per misurare la velocità del flusso sanguigno tra il cuore e le carotidi, permetterà così di formulare giudizi informati sul livello di rigidità delle arterie del paziente, molto prima che si manifestino i primi sintomi di malattia cardiovascolareLo screening dei pazienti potenziali, quelli che hanno un’età attorno ai quaranta anni, permetterebbe di ritardare la comparsa della patologia di 5-10 anni”, aggiunge De Melis.

I vantaggi sul piano della prevenzione, quindi, sono notevoli: questo dispositivo, infatti, consentirebbe di rallentare o addirittura far regredire i sintomi della malattia cardiovascolare, dando il tempo al paziente di cambiare il suo stile di vita e seguire i consigli del medico. Per ora, comunque, si tratta solo di un modello dimostrativo, ma un prototipo più avanzato è previsto per l’estate 2018.

Riferimenti: Cardis

Articolo prodotto in collaborazione con il Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara

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