Caro, vecchissimo ossigeno

L’ossigeno ha fatto la sua comparsa sulla Terra prima del previsto. A datare questo evento 50-100 milioni di anni prima rispetto ai circa 2,4 miliardi di anni fa (come finora i credeva), sono stati due studi pubblicati sull’ultimo numero della rivista Science. Analizzando i sedimenti di un campione roccioso prelevato in Australia, cinque gruppi di scienziati statunitensi, guidati da geologi della Arizona State University (Asu), hanno trovato piccole tracce di ossigeno presumibilmente presente  nell’atmosfera già da 2,5 miliardi di anni.

Nell’estate del 2004, nell’ambito del progetto ‘Deep Time Drilling’, gli scienziati hanno estratto dal sottosuolo campioni di quasi un chilometro di lunghezza dalla roccia sedimentaria nella zona del Bacino di Hamersley, in Australia occidentale. “Il masso ci fornisce dati sulle condizioni ambientali come se fosse un nastro registrato. Dal momento che è stato prelevato così in profondità, contiene materiale che non è stato toccato dall’atmosfera per miliardi di anni”, ha spiegato Ariel Anbar del Dipartimento di Terra ed Esplorazione Spaziale dell’Asu e tra gli autori dello studio. Per le analisi, alcune porzioni del pezzo roccioso sono state tagliate in strati longitudinali mentre altre sono state ridotte in polvere. I geologi hanno calcolato le quantità di metalli come molibdeno, rame e uranio. Poiché queste misure sono strettamente correlate ai quantitativi di ossigeno negli oceani e nei sedimenti terrestri, gli scienziati sono riusciti a datare l’aumento dei livelli del gas essenziale per la vita nell’atmosfera fino ad almeno 50 milioni di anni prima rispetto alle attuali convinzioni.

Durante i primi 4,5 miliardi di anni, l’ossigeno atmosferico era assente. Dopo circa due miliardi, per cause ancora sconosciute, sembra che i livelli di ossigeno siano saliti rapidamente. “Lo studio di questi cambiamenti può aiutare a comprendere le interazioni tra la nascita della vita, la geologia e la composizione dell’atmosfera. “oltre che essere applicata alla ricerca della vita su pianeti extrasolari”, ha concluso Anbar. (s.m.)

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