Categorie: Ambiente

Carta sì, carta no

Il riciclo di carta e cartone in Italia continua a crescere, portando al recupero del 74 per cento il degli imballaggi immessi sul mercato. Secondo il XIV rapporto della Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, nel 2008 la crescita è stata del 7,1 per cento, per un totale di quasi tre milioni di tonnellate. Si arriva così a venti milioni di tonnellate raccolte in dieci anni, che hanno evitato la costruzione di 170 discariche. I dati, però, mostrano anche una netta differenza tra le regioni: il Nord raccoglie e ricicla quattro volte più del Centro e sei volte più del Sud (rispettivamente 1.757mila, 681mila e 500mila tonnellate), ottenendo maggiori benefici economici ambientali e sociali. Sono 2,6 i miliardi di euro entrati nelle casse delle varie regioni nel decennio passato, diversamente distribuiti in funzione della quantità di materiale recuperato, ma anche dei costi della raccolta differenziata, della presenza ed efficienza degli impianti e del risparmio degli oneri di smaltimento. Per fare un esempio, la Lombardia, dove sono state raccolte circa 590mila tonnellate di carta e dove il risparmio sullo smaltimento è alto, il beneficio netto è stato di 628 milioni di euro. Il Sud però è sulla strada giusta per recuperare: l’incremento rispetto al 2007 è stato del 57 per cento a Cagliari, 46 per cento a Catanzaro e 36 per cento a Bari. Quale migliore incentivo a migliorare se non conoscere il destino di quelle bracciate di giornali che si buttano nel cassonetto giusto. Ne abbiamo parlato con Carlo Montalbetti Direttore Generale di Comieco.

Dottor Montalbetti, spesso non è chiaro cosa può essere realmente inserito nei cassonetti per la raccolta della carta e del cartone. Ce lo può spiegare una volta per tutte?
“Effettivamente ci accorgiamo che non è sempre chiaro cosa si può differenziare e cosa no; sostanzialmente tutta la carta da imballaggio e quella che riporta il simbolo del riciclo, purché sia pulita. Comunque, consapevoli di questa difficoltà, abbiamo pubblicato sul nostro sito un decalogo per la corretta differenziazione, che in parte dipende anche dal modo in cui l’amministrazione ha deciso di impostare la raccolta: per esempio ci sono alcuni comuni che raccolgono i cartoni poliaccoppiati per bevande (quelli del latte o del succo di frutta, ndr.) insieme al resto della carta, e altri che li raccolgono separatamente. Uno degli errori più comuni sono i cartoni della pizza, che non possono essere riciclati. Ultimamente per fortuna notiamo una maggiore attenzione”.

Cosa succede poi alla carta?
“Materiali destinati a usi differenti devono essere sottoposti a processi diversi ed esistono circa 50 qualità diverse di macero. Per questo la carta viene selezionata e avviata alla lavorazione. In Italia, solo nell’ambito delle convenzioni Comieco, operano 322 piattaforme di lavorazione e 71 cartiere; questa rete di impianti evita che il materiale debba viaggiare troppo prima di poter essere lavorato e distribuito”.

Che fine fa il materiale estraneo, quello che pur messo nei raccoglitori non può essere riciclato?
“Quando possibile viene direzionato a impianti di recupero energetico (termovalorizzatori), altrimenti finisce in discarica”.

Qual è invece il destino del materiale riciclato?
“Dal materiale recuperato si ottengono soprattutto nuovi imballaggi, e con questo non intendo solo gli scatoloni, ma anche i sacchetti di carta della spesa o le scatole dei biscotti e dei cereali. Inoltre una parte diventa carta grafica per stampa di giornali o di libri. Infine un’altra ancora viene esportata. Nel 2008 è stato venduto all’estero quasi un milione di tonnellate di carta da macero”.

Cosa si può fare per migliorare la raccolta della carta in Italia, soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud?
“Adottare metodi di raccolta personalizzata, per esempio condominiale, e motivare i cittadini a differenziare i rifiuti. Per questo Comieco ha istituito la settimana del Riciclo Aperto a Novembre, durante la quale apriamo i nostri impianti a chi desidera visitarli per capire come funziona una cartiera e come si recuperano carta e cartone”.

Caterina Visco

Laureata in Scienze Biologiche, ha lavorato come web content editor per il portale medico Yahoo!Salute. Nel 2009, dopo uno stage a Internazionale, approda a Galileo, dove, oltre contribuire alla produzione dei contenuti, è community manager e coordinatrice della redazione. Scrive per diverse testate giornalistiche tra cui L'espresso, Wired, Le Scienze, Mente e Cervello, Nova - Sole 24 ore, Il Venerdì di Repubblica.

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