Case antisismiche? “Copiamo le noci di cocco”

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ROMA. Un guscio antisismico. E’ quello che potrebbe nascere dallo studio approfondito delle noci di cocco. Frutto abituato a viaggiare, il cocco si “sposta” galleggiando per mari, finché non approda su una nuova spiaggia pronto a stanziarsi, lasciando germogliare il seme. Per questo è fondamentale che la noce sia integra durante il tragitto e che quindi non si rompa nel momento più “difficile”: quando si stacca dalla pianta e cade a terra da un’altezza che può raggiungere anche i trenta metri. Come riesce il cocco a sopportare questi urti? A scoprirlo è stata una ricerca dell’Università di Friburgo, interessata non solo alle proprietà biomeccaniche della pianta e dei suoi frutti ma anche a capire se dalla natura, ancora una volta, può essere tratta ispirazione per lo sviluppo di nuovi materiali o nuove tecniche architettoniche. L’idea, per esempio, potrebbe essere quella di sfruttare il meccanismo di dissipazione dell’energia delle noci di cocco per sviluppare nuove strategie antisismiche.

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