L’11 febbraio 2016 è stata una data epocale per la fisica. Il giorno della scoperta del secolo, com’è stata definita da più parti. Gli scienziati dell’esperimento aLigo, condotto in simultanea nei due interferometri di Hanford e di Livingstone, hanno confermato che poco meno di cinque mesi prima i loro strumenti avevano avvistato, per la prima volta al mondo, il segnale di un’onda gravitazionale proveniente dalla collisione di due buchi neri. Un risultato sperimentale che confermava le previsioni teoriche della relatività generale di Albert Einstein, formulate oltre un secolo prima, avallato successivamente anche dai dati di Virgo, interferometro dello European Gravitational Observatory (Ego) e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) che si trova a Cascina, nei dintorni di Pisa. Così importante che ha fruttato ai responsabili della scoperta l’assegnazione del premio Nobel per la fisica nel 2017.
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