Cellule o bambini?

Cellule o Bambini?Perché la legge sulla Procreazione Assistita fa discutereFranco Angeli, 2004pp. 152, euro 15,50Cellule o bambini? Da uno dei quesiti alla base del dibattito politico e culturale sulla legge italiana in materia di procreazione medicalmente assistita, la sociologa Marina Mengarelli Flamigni parte per analizzare l’intreccio delle questioni mediche, etiche, politiche e sociologiche che caratterizzano il tema dell’infertilità di coppia, presentandole con la lucidità analitica e pragmatica di una studiosa del metodo e della comunicazione.La linearità che caratterizza il costrutto sintattico del volume, ne fa una sorta di “a, b, c” delle tematiche principali che hanno dato vita, prima al dibattito politico-parlamentare e poi a quello più ampio, che ha coinvolto i cittadini attraverso l’inizio della campagna referendaria, che ha concluso la sua prima fase con la raccolta delle firme lo scorso 30 settembre. Inoltre, l’autrice dichiara apertamente di volersi rivolgere non a chi conosce il tema, perché in qualche modo ne è stato coinvolto personalmente, ma a tutti coloro che ne sentono parlare da lontano, come una delle tante questioni di attualità. A costoro viene offerta un’analisi attenta alla ricostruzione di tutti gli elementi di informazione di base, dal problema dell’infertilità di coppia, alla descrizione sintetica delle principali metodiche, fino a un quadro di ciò che accade in Europa a proposito di alcune questioni cruciali: le donazioni, gli embrioni, la maternità sostitutiva, l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita per la donna single. All’analisi non sfugge l’importanza degli attori sociali coinvolti, il ruolo delle associazioni, così come quello della comunicazione-scambio, attraverso i canali virtuali di internet o attraverso quelli mass mediatici in generale. Marina Mengarelli Flamigni conclude quindi la sua ricostruzione analitica di studiosa, ma mai scevra di passione e coinvolgimento, suggerendo di allargare l’orizzonte e di utilizzare anche altre chiavi di lettura come quelle della laicità e della libertà per poter leggere in modo completo il tema dell’accesso e dell’uso delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Così finisce con il rivolgere un appello alla politica perché smetta di aver paura di affrontare le proprie complessità interne e “abbandoni questo modo vecchio di guardare al nuovo”.

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