Centinaia di tonnellate di metallo contaminato. Sono quelle che giacciono negli scantinati delle industrie belliche americane dopo la fine della Guerra Fredda e che già da diversi anni sono state smaltite in impianti appositamente costruiti. Ma da quando il nucleare non è più una delle priorità governative, le richieste di smaltimento sono diventate difficili da gestire. E il Dipartimento dell’Energia americano non sa più come far fronte alla domanda. Per questo le industrie chiedono ora aiuto alla National Academy of Sciences affinché vengano promulgate leggi che permettano il riciclo di questo materiale radioattivo. Un’iniziativa che secondo il direttore della Nuclear Regulatory Commission, la commissione governativa incaricata di risolvere il problema, è l’unica in grado di evitare il tracollo finanziario di tutte le industrie coinvolte. Ma questo significherebbe riutilizzare l’acciaio contaminato per fabbricare componenti meccanici, pentole, e perché no, protesi sanitarie. Ipotesi a cui, sulle orme degli ambientalisti, si sono detti contrari anche i rappresentanti dell’industria metallurgica. Certo è che qualcuno dovrà smaltire la montagna di travi, piattaforme, macchinari d’acciaio e altri materiali solidi contaminati, anche se in percentuale minima. La parola passa ora agli scienziati. (l.g.)
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…
Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più