Spazio

Non solo eclissi, Giove e Saturno protagonisti del cielo di luglio

Dall’eclissi parziale di Luna a quella totale di Sole, fino alla pioggia di stelle cadenti, il cielo di luglio ci regalerà più di una sorpresa. In particolare, l’eclissi parziale di Luna cadrà nella notte fra il 16 e il 17 luglio, proprio durante la settimana in cui ricorre il 50° anniversario dello sbarco, avvenuto il 20 luglio 1969. Un’occasione ghiotta per chi è appassionato del cielo e vuole festeggiare la ricorrenza dell’allunaggio. Ma di occasioni per rimanere fuori con naso rivolto all’insù ce ne saranno altre nel mese. Ecco alcune delle principali novità del cielo di luglio, segnalate dall’Unione Astrofili Italiani.

L’eclissi totale di Sole, il 2 luglio

L’eclissi totale di Sole avrà luogo il 2 luglio e sarà visibile in particolare nell’Oceano Pacifico meridionale, in alcuni paesi dell’America del Sud (Cile e Argentina) e a est della Nuova Zelanda. Pur non essendo visibile in Italia, l’eclissi verrà tramessa online dall’European Southern Observatory (Eso) e dal progetto Virtual Telescope, che ha organizzato una diretta streaming dal Cile. La diretta inizierà intorno alle nostre 21 e il momento di massima visibilità dell’eclissi è intorno alle 21,24.

L’eclissi parziale di Luna

L’eclissi di Luna dell’estate 2018. Foto di Gianluca Casponi.

Anche l’anno scorso il cielo di luglio ci aveva regalato un’eclissi di Luna. Questo fenomeno si verifica nel caso in cui la Terra, trovandosi tra il Sole e la Luna, oscura il satellite, del tutto o in parte, con la propria ombra.

Così, nella notte fra il 16 e il 17 del mese, la Luna si troverà nel cono d’ombra della Terra, nello spettacolo di un’eclissi parziale, in cui il nostro satellite viene oscurato solo in parte. Questo avviene perché la Luna non è abbastanza vicino all’eclittica, ovvero alla traiettoria ideale identificata dall’intersezione fra la sfera celeste e il piano su cui giace l’orbita terrestre (in pratica, l’allineamente Sole, Terra e Luna non è perfetto).

L’eclissi parziale di Luna sarà visibile in Italia, ma anche nel resto d’Europa, in Africa, Africa, Asia, Australia e Sud America. Il fenomeno inizierà alle 20,44 e raggiungerà il massimo alle 23,30 del 16 luglio. Per vedere l’eclissi l’ideale è osservare la luna in quell’orario, quando sarà eclissata per una parte pari a circa il 65%.

Le meteore nel cielo di luglio

A luglio sarà già possibile catturare con lo sguardo qualche stella cadente, anche grazie all’aumento del numero degli sciami meteorici. In buone condizioni di visibilità, le frequenze diventano in genere superiori alle 20 meteore all’ora. La maggiore attività, da questo punto di vista, riguarda la seconda parte della notte. Le notti più interessate sono quelle del 10 luglio con le Pegasidi e quella del 13 luglio con le beta Capricornidi, che offrono insolite meteore lente e brillanti e che nella maggior parte dei casi si frammentano con una spettacolare esplosione finale.

Saturno e Giove protagonisti del cielo di luglio

Durante il mese saranno visibili, ad occhio nudo o al telescopio, anche astri lucenti come Saturno, Giove, Antares – la stella più luminosa della Costellazione dello Scorpione – e il Triangolo Estivo composto dalle tre stelle Deneb, Vega e Altair. Queste tre stelle, che costituiscono un triangolo e che appartengono a tre costellazioni diverse (rispettivamente Aquila, Cigno e Lira), appaiono nell’emisfero boreale subito dopo il tramonto da giugno fino all’inizio di gennaio.

Tra i pianeti, a brillare in particolare a luglio, saranno Saturno e Giove. La notte ideale per osservare il gigante con gli anelli è quella del 9 luglio, quando si troverà in opposizione (ovvero allineato alla Terra e opposto al Sole) e si avrà la massima visibilità e la minima distanza dal nostro pianeta. Anche Giove, dopo l’opposizione del mese di giugno, sarà ancora protagonista delle notti del cielo di luglio, nella costellazione dell’Ofiuco, dove rimarrà tutto il mese, spostandosi lentamente affiancato dalla rossa stella Antares, nella costellazione dello Scorpione.

Viola Rita

Giornalista scientifica. Dopo la maturità classica e la laurea in Fisica, dal 2012 si occupa con grande interesse e a tempo pieno di divulgazione e comunicazione scientifica. A Galileo dal 2017, collabora con La Repubblica.it e Mente&Cervello. Nel 2012 ha vinto il premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”.

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