Categorie: Salute

Cinque geni per una faccia

Chi è insoddisfatto del proprio naso importante, del mento sfuggente o degli zigomi troppo pronunciati, da oggi sa con chi prendersela. A quanto parte, i responsabili dei lineamenti facciali sono alcuni particolari geni. La conferma arriva da uno studio condotto da un gruppo di ricerca coordinato da Manfred Kayser dell’Erasmus MC University Medical Center Rotterdam nei Paesi Bassi e pubblicato su PLoS Genetics. Studiando i tratti del viso di quasi 10mila persone di origine europea ed effettuando un’analisi del dna per cercare di individuare la componente genetica di tali caratteristiche, i ricercatori sono risaliti a cinque geni che sembrano giocare un ruolo importante nel determinare la morfologia del viso. La scoperta potrà fornire una nuova arma a disposizione delle forze dell’ordine: si spera, infatti, di poter sviluppare un test del dna con lo scopo di predire il colore degli occhi, dei capelli e della pelle dei sospettati, come riportato da New Scientist.

Che a definire i lineamenti del viso fossero i geni, più che l’ambiente, era già noto. D’altra parte, le prove sono sotto gli occhi di tutti: i gemelli omozigoti, che condividono lo stesso patrimonio genetico perché nascono da una singola cellula uovo fecondata, sono identici; i figli ricordano i genitori e i parenti si somigliano più degli amici. Ma qual è il puzzle genetico che si nasconde dietro il volto umano? Per scoprirlo, i ricercatori hanno effettuato risonanze magnetiche per immagini in 3D sul cranio di circa 6mila persone e ottenuto ritratti in 2D del viso di quasi 4mila individui. Il tutto allo scopo di caratterizzare tratti fenotipici come la forma del naso o la posizione degli occhi.

Successivamente, dopo aver dimostrato l’ereditabilità di questi tratti studiandone la trasmissione in 79 coppie di gemelli omozigoti e 90 eterozigoti, i ricercatori hanno condotto un’analisi del dna alla ricerca dei loro determinanti genetici. Scoprendo che, almeno negli europei, i lineamenti del viso sono il frutto dell’azione combinata di cinque geni: PRDM16, PAX3, TP63, C5orf50 e COL17A1. In realtà, come si legge nello studio, tre di questi erano già conosciuti dagli scienziati, mentre gli altri due sono stati scoperti solo adesso.

“I risultati ottenuti sono il primo, eccitante, passo verso la comprensione della genetica che controlla la morfologia umana del viso – commenta Kayser – forse un giorno potremo ricostruire il volto di una persona esclusivamente sulla base del suo dna, un’opportunità molto interessante per la scienza forense. D’altra parte, già riusciamo a predire con una certa accuratezza alcuni colori degli occhi e dei capelli partendo dall’analisi genetica”.

Via: Wired.it

Credits immagine: jonrawlinson /Flickr

Martina Saporiti

Laureata in biologia con una tesi sui primati, oggi scrive di scienza e cura uffici stampa. Ha lavorato come free lance per diverse testate - tra cui Le scienze, Il Messaggero, La Stampa - e si occupa di comunicazione collaborando con società ed enti pubblici come l’Accademia dei Lincei.

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