Ciro e gli altri

Dai fossili di rettili marini, agli scheletri di dinosuari, fino ai teschi di animali preistorici più recenti.
Tutti originari del Belpaese. E’ un percorso che abbraccia un intervallo di tempo di centinaia di milioni di anni, quello che si snoda tra le 15 sale del Museo geologico Giovanni Capellini dell’Università di Bologna, sede fino all’11 gennaio della mostra I dinosauri italiani e altri vertebrati fossili del nostro paese . Il Museo, ben noto ai paleontologi per i 100.000 reperti di creature marine e piante fossili delle sue collezioni permanenti (visitabili insieme alla mostra), espone in questi mesi più di quaranta esemplari scelti tra i più grandi dinosauri e vertebrati scoperti in Italia.
Tra questi alcune “celebrità” presentate insieme per la prima volta:  Antonio, un giovane erbivoro (probabilmente una femmina, a dispetto del nome)  il cui scheletro perfettamente conservato venne trovato una decina di anni fa a pochi chilometri da Trieste, il piccolo Ciro, un Scipionyx samniticus di 40 cm di lunghezza, originario di Benevento, e il Saltriosauro del varesotto, un antenato del Tirannosauro che con i suoi 8 metri di lunghezza è il più grande dinosauro carnivoro rinvenuto in Italia.
Di non minore interesse sono i fossili, originali o su lastra, di rettili marini (come il Mixosaurus, un carnivoro simile a un delfino lungo 80 centimetri) risalenti a 200 milioni di anni fa, e i più recenti  teschi degli antenati delle foche e delle iene vissuti un milione di anni fa.
Tutti insieme questi pezzi, provenienti dai musei di storia naturale di Trieste, Milano, Modena e Napoli, forniscono la testimonianza di un’Italia remota, quando  il suo caratteristico aspetto a stivale era di là da venire e il territorio si estendeva su un arcipelago di isolette tropicali. Ancora più evocativi dei tempi passati sono i lavori dei paleo-artisti ospitati al pian terreno del Museo: illustrazioni, ricostruzioni, disegni, modelli e documentari sui grandi dinosauri italiani.
La mostra celebra il centenario della prima esibizione del gigantesco scheletro di Diplodocus carnegiei, un dinosauro lungo 26 metri scoperto negli Stati Uniti nel 1902, la cui copia fu donata al Museo dal magnate e filantropo americano Andrew Carnegie, da cui prende il nome.  Per l’occasione, dal 27 al 29 settembre il Museo geologico ospiterà anche la conferenza internazionale su Paleobiogeografia dei vertebrati e ponti continentali attraverso Tetide, Mesogea e Mediterraneo.

I Dinosauri Italiani
e altri vertebrati fossili del nostro paese
Bologna, Museo Geologico Giovanni Capellini
5 Settembre 2009 – 11 Gennaio 2010
orari: lun-ven 9-13; sab e dom 10-18. Ingresso 2 euro (1 fino a 16 anni).
Info e prenotazioni tel. 051 2094555
gigliola.bacci@unibo.it, www.museocapellini.org.

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