Come funziona il testamento biologico? Te lo spiega l’intelligenza artificiale

CitBOT
(Foto via Pixabay)

“Sono ancora in fase di test, aiutami ad imparare ad aiutarti”. In realtà, almeno sulle domande in cui lo abbiamo testato, CitBOT se la cava già egregiamente per essere in fase di test. Alle domande “Che cos’è la dat? Chi può essere il fiduciario? Dove posso fare una dat? Chi può fare la dat?” ha risposto prontamente e in maniera esaustiva. Lui, CitBOT è un’intelligenza artificiale per le libertà civili, per aiutare i cittadini a farsi strada e a comprendere diritti e opportunità del testamento biologico, legge da nemmeno due anni. Ma in parte disattesa, denunciano dall’Associazione Luca Coscioni che ha ideato il progetto tramite il suo tesoriere, Marco Cappato, realizzato da Revevol.

Una legge non del tutto applicata

L’Associazione Luca Coscioni si è battuta a lungo per l’approvazione della norma. E lo fa anche ora che una legge c’è. “Nonostante la legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento preveda un obbligo di informazione per cittadini e medici, nulla è stato fatto dal Governo in questa direzione – ha spiegato Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni – Abbiamo perciò deciso di sopperire, con l’aiuto della tecnologia, a una vera e propria diserzione dello Stato nel garantire il diritto alla conoscenza su un tema così importante e delicato”. 

CitBOT ti spiega come funziona il testamento biologico

Al momento CitBOT è in grado di soddisfare circa 1000 domande e risposte, ma si tratta di un progetto in continuo divenire. E non solo per l’ottimizzazione in materia di testamento biologico, in cui sono gli utenti a migliorarne il funzionamento, segnalando risposte sbagliate. L’idea infatti è quella di estendere il servizio di intelligenza artificiale anche ad altri temi collegati alle libertà civili e anche ad altre piattaforme: oggi disponibile sul sito del chatbot e sul canale Telegram TeleCitBOT sbarcherà anche su Messenger di Facebook, WhatsApp, Google Assistant, Siri ed Alexa.


1 commento

  1. Vittoria Calenda, il caso di Noha ha suscitato scalpore. Ieri si diceva di non usare i social, ma io penso siano utili a condividere esperienze positive e no. Evidentemente da queste cose se ne può uscire vittoriosi.
    Io penso sia un argomento che vada trattato difusamente con le persone adatte.

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