Nascosto nei dolci o usato per dolcificare, mescolato nel latte o abbinato ai formaggi. Sempre più proveniente dall’estero, soprattutto da Ungheria, Cina e Spagna. Tanto che un barattolo su due, denuncia Coldiretti, contiene miele straniero. E un barattolo è più o meno la quota che ci tocca a testa ogni anno: 400 grammi, la metà della media europea. Una quantità che impallidisce di fronte ai 27 chili di zucchero che consumiamo ogni anno. Eppure le buone ragioni per non rinunciare al miele non mancano. Se da tempo si parla delle sue proprietà antiinfiammatorie e antibatteriche, oggi un nuovo studio (in pubblicazione su Molecular Nutrition Food Research) mostra anche l’azione protettiva sul Dna.
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