Collisione ad alta velocità

Dopo la sua separazione dall’Africa e dall’Australia, circa 140 milioni di anni fa, l’India collise con  l’Asia a una velocità tanto elevata da formare le catene montuose dell’Himalaya e del Tibet. Una possibile spiegazione della grande velocità della zolla tettonica indiana arriva ora dall’Istituto di geologia di Potsdam: secondo l’articolo dei ricercatori tedeschi, pubblicato su Nature, la zolla sarebbe infatti molto più sottile rispetto alle altre che costituivano il supercontinente Gondwana.

Circa 200 milioni di anni fa, quando la Pangea cominciò a dividersi, formò una parte settentrionale, chiamata Laurasia, e  una parte meridionale, chiamata Gondwana. La disgregazione di quest’ultima, 140 milioni di anni fa, diede origine ad America meridionale, Sudafrica, India, Australia e Antartide. Durante il Cretaceo, da 144 a 65 milioni di anni fa, gli scienziati ritengono che la zolla indiana si muovesse molto velocemente, circa 20 centimetri all’anno, fino alla sua collisione con l’Asia, 50 milioni di anni fa. Nello stesso periodo, le zolle australiane e africane si mossero invece di poco, circa cinque centimetri all’anno, mentre la posizione dell’Antartide rimase pressoché invariata.
Rainer Kind e i suoi collaboratori del Geoforschungszentrum (Potsdam, Germania) hanno studiato le zolle che costituivano il Gondwana misurando il tempo che le onde sismiche impiegano ad attraversare gli strati più profondi al di sotto della crosta terrestre. Hanno scoperto così che la placca indiana è sorprendentemente sottile, fatto insolito per una crosta continentale vecchia e stabile. In Sudafrica, Australia e Antartide infatti, a litosfera (costituita dalla crosta terrestre e da una parte del mantello sottostante) è profonda tra i 180 e i 300 chilometri, mentre in India raggiunge solamente i cento chilometri. Gli autori ipotizzano che una colonna di magma proveniente dal mantello (pennacchio), ritenuta la causa della disgregazione del Gondwana, potrebbe aver fuso la metà inferiore della litosfera indiana, rendendola più sottile e quindi più veloce. (m.g.)

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