Categorie: Spazio

Come si formano i sistemi stellari

Sapevate che quasi la metà delle stelle che possiamo osservare nel cielo notturno fanno parte di sistemi di stelle? Di fatto, questi consistono in stelle in orbita le une attorno alle altre: si parla di sistema binario quando le stelle in orbita sono due e di sistema multiplo quando si hanno tre o piuù stelle.

Ma come hanno origine questi sistemi stellari? Gli scienziati hanno avanzato molte ipotesi per cercare di spiegare la loro formazione, tra cui la frammentazione dei nuclei stellari o la cattura, tramite attrazione gravitazionale, di altre stelle vicine. Tuttavia, in assenza di immagini ad alta risoluzione e dati provenienti da sistemi in formazione, è estremamente difficile capire in che modo i sistemi stellari abbiano origine.

Un gruppo di scienziati, guidato da Jaime Pineda dell’Institute for Astronomy dell’ETH di Zurigo, si è impegnato a cercare una soluzione a questo problema, individuando e studiando un giovane sistema stellare quadruplo in formazione, composto da una protostella (una stella che ancora non è entrata nella sequenza principale) e da tre sfere di gas, risultati della frammentazione di densi filamenti di gas, che diventeranno stelle tra circa 40mila anni.

Gli scienziati spiegano nello studio, pubblicato su Nature, che secondo le loro previsioni la protostella e una delle sfere di gas, i componenti più vicini del sistema, si avvicineranno per formare un sistema binario, mentre la formazione completa (anche se instabile) del sistema quadruplo è prevista nella scala temporale dei 500mila anni.

Secondo i ricercatori, la frammentazione di filamenti di gas che porta alla formazione di queste sfere in grado poi di evolversi in stelle potrebbe costituire una possibile spiegazione per la formazione di sistemi multipli, soprattutto se la lunghezza dei filamenti risulta inferiore alle 5mila unità astronomiche.

In generale, i risultati ottenuti forniscono informazioni utili per cercare di capire meglio le differenze tra i sistemi stellari che costellano la nostra galassia e la loro relazione con le età delle stelle in essi contenute.

Riferimenti: Nature doi: 10.1038/nature14166

Credits immagine: B. Saxton (NRAO/AUI/NSF)

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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