Contro il cancro allo stomaco abbassa il consumo di sale

Per l’Organizzazione mondiale della sanità non se ne dovrebbero consumare più di 5 grammi al giorno, un cucchiaino appena. Ma evitare il sale a tavola non è sempre facile, nascosto com’è nei cibi (dal pane, agli insaccati agli snack). Ridurre il suo consumo eppure sarebbe fondamentale per assicurare non solo una buona salute dell’apparato cardiovascolare, ma anche dello stomaco. È l’appello degli esperti dell’organizzazione United European Gastroenterology (Ueg), secondo i quali consumare meno sale abbasserebbe anche il rischio di cancro allo stomaco.

Ogni anno sono circa 80 mila le diagnosi di questo tipo di tumori  – tra i più infausti – in tutta Europa. Tra i fattori di rischio meglio identificati c’è l’infezione da Helicobacter pilori, un batterio che causando infiammazione nello stomaco favorisce la trasformazione neoplastica delle cellule. Ma anche il sale dà il suo contributo, forse incoraggiando la crescita del batterio stesso, tanto che la combinazione di infezione ed alti livelli di sale sembra essere particolarmente rischiosa.  “La maggior parte di noi sa che il sale è associato con livelli elevati di pressione e un aumento di malattie cardiovascolari ed ictus”, ha commentato John Atherton, segretario generale Ueg: “Ma d’altra parte credo che in pochi siano consapevoli che una dieta ad alto contenuto di sale aumenti anche il rischio di cancro allo stomaco”.

Di qui l’appello della Ueg ad una maggior consapevolezza nel consumo di sale, riducendone non solo l’aggiunta nei cibi, ma prediligendo anche l’acquisto di quelli che ne contengono poco, e limitando il consumo di insaccati, carne affumicata, pane, formaggi e salse da tavola. Per la salute dell’apparato cardiovascolare e dello stomaco.

Riferimenti: Ueg

Credits immagine:  alisonleighlilly/Flickr CC

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