Controllare i muscoli con la luce

Basta un po’ di luce per dire ai muscoli di bloccarsi. Possibile? Sì, secondo i ricercatori (italiani) del Mit Emilio Bizzi e Vittorio Caggiano, che su PLoS One raccontano come rendendo sensibili alcuni neuroni all’azione della luce sia possibile controllare con questa il movimento delle zampe di alcuni topi.

La tecnica usata dagli scienziati si chiama optogenetica e funziona così: si inseriscono in alcune cellule dei geni che codificano per proteine sensibili alla luce, le opsine. Queste proteine a loro volta agiscono come dei canali, regolando il traffico di ioni e di conseguenza l’attività elettrica dei neuroni nelle quali sono espresse (a volte attivandola, altre inibendola). Grazie all’optogenica è possibile, spiegano gli scienziati, agire su cellule che hanno caratteristiche simili e osservarne il comportamento, come gli interneuroni inibitori del midollo spinale studiati da Bizzi e Caggiano. Questo tipo di cellule nello specifico si occupano di sopprimere al contrazione muscolare, partecipando al complesso sistema di controllo del movimento e all’equilibrio.

Gli scienziati hanno usato dei modelli murini i cui interneuroni esprimevano un’opsina sensibile alla luce blu. Quando questa veniva sparata in una parte della colonna vertebrale di topi in movimento, le loro gambe posteriori si bloccavano (reversibilmente), suggerendo che gli interneuroni di quella zona erano quelli che trasmettevano il segnale inibitorio ai muscoli della locomozione posteriore. Al tempo stesso non sembravano invece essere interessati dalla luce la trasmissione sensoriale dalle gambe al cervello né i riflessi dei topi. Gli scienziati sperano ora di usare l’optogenetica per studiare la funzione di altri tipi di neuroni spinali.

Via: Wired.it

Credits immagine: Jose-Luis Olivares/MIT

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