Secondo un censimento eseguito in Cina la popolazione di panda raggrupperebbe circa 1590 individui, quasi il 45 per cento in più rispetto al censimento eseguito negli anni Ottanta quando furono segnalati 1.100 panda. Gli scienziati del Wwf però affermano che l’aumento riscontrato potrebbe essere associato a un miglioramento delle tecniche di conteggio piuttosto che a un vero e proprio aumento della popolazione. La notizia è stata pubblicata su New Scientist. “Durante il censimento”, ha affermato Stuart Chapman del Wwf, “ci siamo spinti nelle zone più interne dell’habitat dei panda scovando popolazioni precedentemente sconosciute”. Il censimento è avvenuto tramite il monitoraggio delle impronte dentarie trovate sulle piante di bambù e degli escrementi dei panda, riconoscibili per il loro colore verde. Questi animali, infatti si nutrono dei germogli di bambù e analizzando le relative impronte dentarie lasciate sulle piante è stato possibile riconoscere i singoli individui. Durante il censimento sono stati impiegati, inoltre, sistemi satellitari che hanno permesso di scovare i gruppi di panda nelle aree più interne delle 40 riserve presenti in Cina. Rispetto a 20 anni fa, quando le riserve erano solo 13, la situazione dei panda è cambiata moltissimo, adesso questi animali migrano da una riserva all’altra attraverso dei veri e propri corridoi di bambù. Proprio per questo il Wwf ha elogiato i governi cinesi per lo sforzo impiegato nella tutela di questa specie a rischio di estinzione. (m.z.)
