Da dove veniva il meteorite russo?

Finalmente si inizia a sapere qualcosa in più sulla pioggia di meteoriti che ha colpito la regione degli Urali il 15 febbraio scorso, ferendo circa mille persone e devastando interi edifici: un’équipe di astronomi della University of Antioquia in Colombia, coordinata da Jorge Zuluaga e Ignacio Ferrin, ha utilizzato le riprese amatoriali dell’incidente (comprese quelle, numerosissime, registrate dalle telecamere montate sul cruscotto delle automobili) per tracciare la traiettoria del meteorite attraverso l’atmosfera e ricostruirne l’ orbita attorno al Sole. Secondo la ricostruzione degli scienziati, pubblicata su ArXiv, la meteora di Chelyabinsk (ribattezzata Chm) proveniva dalla cintura di asteroidi tra Marte e Giove aveva un’orbita ellittica prima di entrare in contatto con la nostra atmosfera.

In particolare, i ricercatori hanno utilizzato le immagini provenienti dall’impatto di un frammento sul lago Chebarkul, e si sono serviti di semplici calcoli trigonometrici per dedurre altezza, velocità e posizione della roccia in caduta sulla Terra. Per ricostruirne l’orbita originale attorno al Sole, poi, hanno inserito questi dati in un software astronomico sviluppato dall’Us Naval Observatory, che ha calcolato a ritroso le caratteristiche cinematiche e dinamiche del moto dell’asteroide. I risultati a cui sono arrivati gli scienziati suggeriscono che Chm appartenesse alla famiglia degli asteroidi Apollo, una delle tipologie in cui questi oggetti sono classificati in base alla loro orbita. Si tratta, dunque, di una meteora del tipo più comune: dei circa 9.700 asteroidi vicini alla Terra finora scoperti, circa 5.200 appartengono a questa famiglia.

Stephen Lowry, della University of Kent, parlando alla Bbc, ha rivolto il suo plauso ai colleghi: “Hanno fatto in pochissimo tempo un ottimo lavoro. Sembra sicuro, ormai, che Chm appartenesse alla classe Apollo: la forma ellittica e la bassa inclinazione della sua orbita indicano inoltre un’origine interna al Sistema Solare. Quasi sicuramente si tratta della cintura di asteroidi tra Marte e Giove”. Per saperne di più, conclude Lowry, dovremo aspettare: “Quando avremo più dati da analizzare, se li avremo, potremo capire esattamente da quale zona della cintura proviene il nostro asteroide”.

Via: Wired.it

Credits immagine: Denis Panteleev/Wikipedia

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