Categorie: Ambiente

Da Pordenone la caldaia che non inquina

Sono le emissioni da riscaldamento le principali colpevoli dell’inquinamento da polveri sottili. Ora una giovane azienda di Pordenone, la STP, spin-off dell’AREA Science Park di Trieste, potrebbe avere la soluzione ideale per abbatterle: una caldaia che non richiede combustibili fossili e quindi non inquina.

I ricercatori della STP hanno realizzato una pompa di calore ad alta temperatura (PdC HT), che può produrre acqua calda superiore a 75 °C e può sostituire le attuali caldaie, senza che sia necessario rinnovare completamente il proprio impianto di riscaldamento.

Per valutarne le prestazioni, un primo prototipo funzionante è stato installato in un comprensorio scolastico di Pordenone. Risultato: la pompa di calore si è dimostrata in grado di riscaldare la palestra e gli spogliatoi dell’istituto, producendo circa 115 kW di potenza effettiva, superiori ai 100 kW preventivati dall’azienda prima della sperimentazione. Inoltre, il 70 per cento dell’energia necessaria è di tipo rinnovabile, con un forte impatto ecologico sul microclima urbano. I risultati ottenuti sembrano avvicinare l’obiettivo ultimo della STP: sostituire le caldaie degli impianti tradizionali, per esempio nei condomini, con pompe di calore ad alta temperatura.  

La messa a punto della pompa di calore ad alta temperatura rientra nell’ambito del progetto ENERPLAN del parco scientifico triestino per la produzione e l’uso efficiente dell’energia, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Massimiliano Razzano

Dopo laurea e dottorato in Fisica, ha trascorso periodi di studio in Europa e negli Stati Uniti. Attualmente lavora presso l’Università di Pisa e l’INFN, dove svolge ricerca in astrofisica delle alte energie. Alla ricerca affianca da anni la divulgazione ed il giornalismo scientifico.  Giornalista pubblicista, collabora con diverse testate fra cui Le Stelle, Le Scienze, Mente & Cervello, Nuovo Orione, Airone, e dal 2010 con Galileo.

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