E’ cambiato il mix di agenti inquinanti prodotti dalle nazioni industrializzate e questo ha portato a sua volta al crollo dei valori del radicale idrossido in atmosfera. Questa molecola, formata da un atomo di idrogeno e uno di ossigeno, funziona come una sorta di filtro: permette all’atmosfera di rigenerarsi naturalmente distruggendo gas nocivi coinvolti nell’allargamento del buco dell’ozono. Secondo la ricerca condotta dagli scienziati del Massachussetts Institute if Technology il livello dell’idrossido, che era aumentato durante gli anni Ottanta, si è abbassato notevolmente nell’ultimo decennio. La causa della flessione non è ancora stata chiarita, ma i ricercatori attribuiscono un ruolo importante ai nuovi prodotti inquinanti che provengono dall’emisfero nord più industrializzato. L’ossido di azoto, il monossido di carbonio e le polveri sottili come gli aerosol sarebbero in grado, infatti, di riflettere e assorbire le radiazioni ultraviolette dei raggi solari. Questo impedirebbe la produzione del radicale idrossido aumentando l’inquinamento e favorendo l’effetto serra. (a.c.)
