Categorie: AmbienteVita

Dopo 30 anni di ricerche, riecco il Nautilus

È una specie scoperta e identificata più di 30 anni fa, al largo delle coste della Papua Nuova Guinea. Si chiama Allonautilus scrobiculatus, appartiene al genere dei Nautilus, è cugina di calamari e seppie e, soprattutto, è molto timida. Sfuggiva all’occhio dei biologi dal 1986, tanto da essere ritenuta una delle specie più rare al mondo, ma oggi ne è stato finalmente osservato un esemplare da Peter Ward, della University of Washington Si tratta, per la precisione, di un secondo incontro: “Finora”, racconta Ward, “solo due esseri umani avevano visto l’Allonautilus scrobiculatus. Il mio collega Bruce Saunders del Bryn Mawr College, che per primo lo ha scoperto nel 1984, e io, che l’avevo osservato poche settimane più tardi”.

All’epoca, Ward e Saunders raccolsero diversi esemplari dell’animale, rendendosi conto che la forma del guscio e gli organi riproduttivi maschili erano significativamente diversi da tutte le altre specie di Nautilus. La nuova specie si rivelò presto particolarmente elusiva: a parte un fugacissimo incontro nel 1986, non è stata più osservata, per l’appunto, fino a pochi giorni fa, quando Ward ha fatto ritorno in Papua Nuova Guinea e ha predisposto un sistema di telecamere ed esche 400 metri sotto il livello del mare, filmando continuativamente l’attività sottomarina. Una notte, inaspettatamente, le telecamere hanno registrato il passaggio di un Allonautilus, poi raggiunto da un altro esemplare di Nautilus (di specie diversa) con il quale è iniziato un piccolo combattimento terminato all’arrivo di un grande squalo elefante. L’équipe è riuscita a catturare diversi Nautilus, tra cui l’Allonautilus, da cui ha estratto campioni di tessuto, guscio e mucosa. Successivamente, gli animali sono stati rilasciati in mare. Speriamo di non dover attendere altri trent’anni per rivederli.
Credits immagine: Peter Ward
Via: Wired.it

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

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