Dormendo s’impara

Svegliarsi al mattino e saperne di più. Secondo uno studio apparso on line su Nature è quanto accade a chi impara qualcosa di nuovo prima di andare a letto. Giulio Tononi dell’Università del Winsconsin-Madison sostiene che durante il riposo notturno si consolidano le abilità apprese in serata. I volontari che hanno partecipato alla ricerca si sono dedicati a un semplice gioco al computer che li obbligava a spostare un cursore, ma per alcuni la traiettoria del cursore è stata di poco deviata costringendoli ad adattarsi al cambiamento e apprendere in modo del tutto inconscio. In questi giocatori l’attività cerebrale caratteristica delle fasi di sonno profondo e legata al bisogno di riposo si è rivelata molto più intensa nella corteccia parietale posteriore, una piccola area del cervello importante per il coordinamento mano-occhio. A riprova dell’intenso sforzo compiuto dai neuroni stimolati dal gioco. Ma confrontando i risultati ottenuti si è stabilito che i maggiori livelli di attività appartenevano ai giocatori che inizialmente avevano avuto le maggiori difficoltà ad apprendere. I dati, secondo Tononi, suggeriscono che i circuiti cerebrali hanno bisogno di trasformarsi per imparare e che mentre si dorme la mente non riposa affatto, anzi sarebbe l’apprendimento e non la fatica a stimolare il sonno. Negli individui in cui l’attività cerebrale è maggiore infatti i risultati dell’apprendimento sono stati l’indomani più marcati. (g.p.)

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