Drogati di rete

Kimberly S. Young
Presi nella rete – intossicazione e dipendenza da Internet
Calderini ediagricole, 2000
£ 23.000

Sesso virtuale, connessioni sempre più lunghe, alterazione del ritmo sonno-veglia, astrazione dalla realtà: sono solo alcune conseguenze della dipendenza psicologica da Internet, un fenomeno ben noto negli Stati Uniti e da qualche tempo osservato anche nel nostro paese. Un significativo contributo al dibattito arriva con l’edizione italiana del libro di Kimberly S. Young “Presi nella rete – intossicazione e dipendenza da Internet” appena uscito da Calderini ediagricole. Il volume, il primo al mondo ad analizzare il problema della dipendenza da Web, è il risultato di tre anni di studi sulle alterazioni comportamentali e bioritmiche causate dall’uso incontrollato delle risorse offerte dalla rete.

La professoressa Young è psichiatra all’Università di Pittsburgh e fondatrice del Cola (http://www.netaddiction.com), il Centro statunitense per la dipendenza on-line. “Presi nella rete” racconta in nove capitoli le diverse tipologie del “navigatore patologico” attraverso i protagonisti delle vicende: dalle storie dei timidi che “esplodono” sulle “chat rooms”, al “retomane”, incapace di “vivere disconnesso”; dai giovani che abbandonano gli studi a causa di Internet, fino ai “cybervedovi”, vittime dell’amore virtuale. La prefazione di “Presi nella rete” è stata curata dal Tonino Cantelmi, tra i primi psicologi italiani a interessarsi di psicopatologie on-line. Insieme a lui, un gruppo di psicologi ha confezionato un servizio di terapia on-line (http://www.psychoinside.it). Anche l’editore di “Presi nella rete” offre un sito web (http://www.presinellarete.com) per un primo approccio al tema della dipendenza da Internet: approdandovi, il navigatore potrà verificare il suo rapporto con la rete grazie a un test di autoanalisi con la possibilità di avere i risultati in tempo reale.

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