È un Sole anomalo

Un sole iperattivo, almeno rispetto all’ultimo millennio. Dal 1940 a oggi, infatti, sono state rilevate più macchie solari, sintomo di intensa attività magnetica all’interno della nostra stella, di quante ne avevano viste i 1150 anni precedenti. È la conclusione cui è pervenuto un gruppo di ricercatori dell’Università finlandese di Oulu e del Max Planck Institut für Aeronomie di Katlenburg-Lindau in Germania guidati dal geofisico Ilya Usoskin, in un articolo pubblicato su Physical Review Letters. Sebbene l’osservazione diretta delle macchie solari abbia avuto inizio solo nel diciassettesimo secolo, grazie all’introduzione dei telescopi, gli scienziati hanno potuto far uso di un metodo indiretto per monitorare l’evoluzione del fenomeno nei secoli precedenti. Misurare la concentrazione di berillio-10 negli strati di ghiaccio profondo in Antartide e Groenlandia consente di ricavare informazioni sul flusso di particelle a alta energia provenienti dallo spazio. In caso di intensa attività solare, infatti, il campo magnetico del Sole protegge la Terra da questo “bombardamento” di particelle e il livello di berillio-10 risulta inferiore. “Stiamo vivendo sotto un Sole molto anomalo”, ha commentato di Mike Lockwood. Una scoperta che potrebbe dare nuovo vigore alle tesi che attribuiscono all’attività solare un ruolo determinante nel processo di riscaldamento globale. Ma il nesso tra l’attività magnetica solare e il clima terrestre rimane a oggi poco chiaro. (m.mo.)

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