Categorie: Ambiente

Ebola minaccia a gorilla e scimpanzé

Gorilla e scimpanzé rischiano seriamente di scomparire nell’arco di pochi decenni, decimati dal virus mortale di Ebola, oltre che per la distruzione del loro habitat. L’allarme è stato lanciato sulle pagine di Nature dalla Wildlife Conservation Society sulla base di uno studio che smentisce precedenti rilevamenti che indicavano come stabile le popolazioni di grandi primati nell’Africa equatoriale. Osservando la popolazione del Gabon, gli scienziati hanno riscontrato un calo del 56 per cento nel numero dei gorilla dal 1983 al 2000. Un dato ancora più preoccupante se si pensa che questo paese è una tra le poche aree incontaminate della Terra, conservando ancora l’80 per cento della originaria copertura boschiva. Per questo gli esperti del Wcs ritengono che il declino delle grandi scimmie non sia ristretto al Gabon. Nella confinante Repubblica del Congo e in paesi limitrofi con più alta densità umana e maggiore deforestazione l’habitat è ancor più a rischio. Anni di guerra civile e le attività di estrazione del legno, hanno favorito il consumo locale della carne di animali selvatici, il “bushmeat”, compresi gorilla e scimpanzé. Un’ulteriore minaccia è l’epidemia di febbre emorragica di Ebola, esplosa dieci anni or sono, che secondo i ricercatori potrebbe aver danneggiato diecimila esemplari tra scimpanzé e gorilla. L’origine umana di infezioni su animali non è una novità, si pensi alla tubercolosi che ha decimato la fauna del Parco Nazionale di Choba in Botswana. Rilevando la densità delle popolazioni dei primati, gli autori della ricerca stimano che, a questo ritmo, entro trent’anni l’80 per cento dei grandi primati scomparirà dall’Africa occidentale. Secondo il responsabile del Programma di Ricerca Veterinaria del Wcs, William Karesh, per arginare questo drammatico declino sono indispensabili interventi e investimenti massicci per la prevenzione di Ebola oltre a controlli sul territorio e il rispetto della legge nella gestione delle aree protette. (r.c.)

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