Ecco perché le canzoni piacciono

L’uomo trova bella una melodia quando soddisfa le proprie aspettative. È quanto emerge da uno studio statunitense che ha spiegato come la mente e il proprio background culturale contribuiscano al godimento della musica che si ascolta. “La risposta emotiva dell’uomo a una melodia dipende da se e come le nostre aspettative vengono soddisfatte”, sostiene Carol Krumhansl, docente di psicologia all’Università di Cornell e capo del team di ricerca. L’idea che il piacere della musica sia relazionato alle aspettative e che tutto ciò che è inatteso all’interno della melodia aumenta il nostro interesse di ascoltatori, ha notevoli implicazioni per i musicisti. Per spiegare il fenomeno si ricorre al modello implicazione-realizzazione, messo a punto da Eugene Narmour, teorico della musica dell’Università di Pennsylvania. Secondo questo modello, ognuno ha delle aspettative “melodiche” legate al proprio grado di percezione. Si tratta di principi psicologici di base connessi alle capacità percettive e al bagaglio culturale di ogni popolo e, quindi, indipendenti dal livello di istruzione del singolo. Pertanto la musica, pur essendo un linguaggio universale, verrebbe interpretata secondo sistemi di valori strettamente locali. (v.p.)

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