Elezioni 2022, ecco i partiti più impegnati nella lotta ai cambiamenti climatici

cambiamenti climatici
(Foto: Chris Gallagher on Unsplash)

Il 25 settembre è dietro l’angolo, e tra le tante valutazioni di fine campagna elettorale, ci si chiede: si è parlato tanto o poco di clima? Che intenzioni hanno i politici in materia di transizione energetica, nucleare, riduzione delle emissioni? In sostanza, che impegni hanno preso i singoli partiti, in che misura? Volendo dare dei voti ai partiti politici sul loro impegno in materia di energia e clima, i primi della classe sarebbero Alleanza Verdi e Sinistra, seguiti dal Partito Democratico e dall’Unione Popolare. Meno virtuosi i partiti di destra, come Fratelli d’Italia e Forza Italia. Almeno sulla carta e stando allle dichiarazioni rilasciate in questa campagna elettorale ormai agli sgoccioli. A dare i voti sono stati gli esperti Climalterati e ItalianClimate Network, promotori del progetto Indice di Impegno Climatico per le elezioni politiche 2022 il cui obiettivo è stato appunto quello di valutare gli impegni delle singole forze politiche nel combattere i cambiamenti climatici.

A capo della direzione scientifica del progetto Stefano Caserini, docente di mitigazione dei cambiamenti climatici del Politecnico di Milano, fondatore di Climaalterati, sito/blog di formazione e discussione sul tema dei cambiamenti climatici e membro del Consiglio Direttivo di ItalianClimate Network, associazione onlus nata nel 2011 per rafforzare la lotta ai cambiamenti climatici in Italia.

I criteri di valutazione adottati sono stati dieci: centralità, settorialità, ambizione, fuoriuscita dai fossili, investimenti pubblici, equità e disuguaglianza, distrazioni, quadro internazionale, negazionismo, inattivismo. “Scienziati, esperti di politiche sul clima e l’energia hanno letto con attenzione il materiale e hanno attribuito punteggi in base ai criteri definiti. Il valore medio delle 20 valutazioni è un risultato solido, in grado di fornire un’indicazione obiettiva e utile agli elettori”, ha commentato Caserini.

Studiosi ed esperti dei cambiamenti climatici e politiche climatiche hanno infatti lavorato per ottenere una valutazione finale, singola, per ogni partito politico, dove sono stati presi in considerazione i programmi depositati presso il Ministro dell’Interno, quelli resi disponibili sui siti web dalle forze politiche e le dichiarazioni dei leader dei partiti diffuse su social e giornali. Per ciascuno dei dieci criteri di valutazione è stato attribuito un punteggio da 0 a 10 (e 6 non è affatto la sufficienza, precisano gli ideatori del progetto) al fine di creare un indice composto da dieci fattori tutti con lo stesso peso per ottenere un fattore medio: l’Indice di Impegno Climatico.

Dai risultati emerge che: Alleanza Verdi e Sinistra confermano il punteggio massimo, segue il Partito Democratico ed Unione Popolare. Fratelli d’Italia e Forza Italia ottengono invece i punteggi più bassi.

Rispetto alla precedente valutazione, rilasciata a inizio settembre e che teneva conto solo dei programmi ufficiali depositati al Ministero, il Movimento 5 Stelle e Lega per Salvini hanno acquistato un punteggio superiore mentre Azione inferiore.

Secondo la Presidente di Italian Climate Network, Serena Giacomin:“I risultati finali confermano quanto già emerso nella prima valutazione, una evidente differenza nel punteggio riportato dalle diverse forze politiche. Alcune hanno preso punteggi molto elevati, derivanti dall’espressione di un più chiaro impegno promesso sul clima; altri punteggi bassi, indice di un segnale ambiguo, sfocato e da un impegno promesso molto poco strutturato, se non addirittura assente”.

A tener banco nel dibattito tra le forze politiche sono stati il caro-energia e in particolare la transizione energetica, la dipendenza da Mosca, la costruzione del gassificatore di Piombino e l’energia nucleare, con pro e contro (come Calenda e Salvini, e Letta, Frantoianni e Bonelli dall’altra). Mentre pochi partiti hanno affrontato il tema degli accordi internazionali, della riduzione delle emissioni, delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.

Riferimenti e grafici: Italian Climate Network

Credits immagine: Chris Gallagher on Unsplash