Eros ci racconta le origini

Ha miliardi di anni, ma è come se fosse nato ieri. Parliamo di Eros, un asteroide che si trova a circa 160 milioni di chilometri dalla Terra e che, secondo gli scienziati, sarebbe una sorta di fossile del sistema solare. Intorno al piccolo corpo celeste, dal 14 febbraio scorso orbita la navicella spaziale della Nasa Near (Near Earth Asteroid Rendezvous). E così, grazie allo spettrometro in dotazione alla sonda, per la prima volta si è potuta a rilevare la composizione chimica della sua superficie. E i dati raccolti, seppure ancora parziali, sono sorprendenti: Eros sembra essere rimasto immutato da quando miliardi di anni fa il sistema solare si formò per condensazione da una nuvola di polvere e gas, hanno annunciato gli studiosi al meeting dell’Unione Americana di Geofisica. Gli elementi che costituiscono la superficie dell’asteroide sarebbero magnesio, silicio e alluminio. Proprio come nelle condriti, meteoriti trovati in gran numero sulla Terra e ritenute le più antiche formazioni rocciose del Sistema Solare. Se i dati verranno confermati, per la prima volta sarà possibile stabilire un legame tra un asteroide e i meteoriti rinvenuti sul nostro pianeta. Studiare questi ultimi, dunque, potrebbe portare a nuove scoperte sulle origini del nostro Sistema Solare. (v.cam.)

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