Estinzioni da benessere

Il veloce sviluppo economico della Guinea Equatoriale, legato allo sfruttamento delle risorse petrolifere, sta alimentando un massiccio mercato di carne animale mettendo a rischio d’estinzione molte specie tipiche della foresta equatoriale. Questa, secondo la Zoological Society of London (Zsl), sarebbe la causa della drastica riduzione del numero d’esemplari di diverse specie registrata in questi anni. Dal 1995 a oggi la Guinea Equatoriale è diventata il terzo stato africano produttore di petrolio. A questa impennata economica è seguito un sostanziale miglioramento, più o meno diffuso, del tenore di vita degli abitanti e di conseguenza una modificazione delle abitudini alimentari. Le migliori condizioni economiche portano gli abitanti a preferire per la loro dieta, carne fresca alla carne in scatola o surgelata. D’altro canto il lavoro di cacciatore è un attività molto redditizia nelle zone rurali, lontane dal benessere prodotto dal petrolio. Secondo i ricercatori della Zsl, una soluzione al problema potrebbe essere la conversione della caccia in attività d’allevamento e d’agricoltura: da una parte rientrerebbe il rischio d’estinzione per gli animale della foresta e dall’altra si formerebbero nuove figure professionali da avvicendare a quella del cacciatore. (b.s.)

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