Evoluzione quotidiana

Stephen R. Palumbi

L’evoluzione esplosiva. Come gli esseri umani provocano rapidi cambiamenti evolutivi

Giovanni Fioriti Editore, 2003

pp.235, euro 17,00

L’impatto della società umana sull’ambiente è noto sin da tempi lontanissimi. Ultimamente, tale impatto ha subito un’ulteriore accelerazione, provocando fenomeni nuovi la cui natura è ancora in gran parte da chiarire e fronteggiare efficacemente. L’effetto antropico non è però solo il cosiddetto “effetto serra” – che ormai pochi disconoscono – o le diverse modalità di inquinamento ambientale. Leggendo il libro di Palumbi, si scopre che la pressione umana sull’ambiente sta inducendo cambiamenti meno visibili ma altrettanto rapidi e difficili da affrontare. Questi cambiamenti sono solo in parte prevedibili, perché la loro natura è principalmente darwiniana, cioè vanno avanti grazie a mutazioni casuali selezionate dall’ambiente e, appunto, dall’essere umano. I capitoli centrali di questo volume sono dedicati quindi alla descrizione di alcuni esempi paradigmatici che ci riguardano da vicino: l’evoluzione del virus Hiv, la resistenza agli antibiotici, gli insetticidi divenuti inefficaci, le erbacce sempre più infestanti, la diminuzione della grandezza e del numero dei pesci. Con indubbio talento divulgativo, Palumbi conduce il lettore a comprendere il meccanismo dell’evoluzione darwniana e a applicarlo alla realtà quotidiana, mostrando che volenti o nolenti l’impatto umano sull’ambiente circostante è tale da richiedere a sua volta un’evoluzione da parte dell’essere umano. Se la penicillina non ha più effetto, si deve inventare un nuovo antibiotico.La critica di Palumbi punta quindi il dito a uno dei problemi principali della società attuale: questo modello di sviluppo sta producendo effetti irreversibili, in una spirale da cui l’umanità potrebbe uscire sconfitta. Dunque ci si dovrebbe porre una questione non tattica e a breve termine, quanto strategica e sul lungo periodo. Per esempio ripensare l’uso che si fa degli antibiotici, usati in larga parte per mantenere in buona salute gli animali da macello e sugli umani in modo spesso inutile. D’altra parte, l’evoluzione per selezione naturale rappresenta una vera e propria strategia a lungo termine, cui occorre dare risposte adeguate. Il volume si conclude con due capitoli sull’Homo sapiens, considerato sotto l’aspetto organico e dal punto di vista culturale. Se da un lato l’evoluzione è ancora all’opera, è anche vero che siamo in buona parte usciti dal pesante giogo della selezione naturale. In ambito intellettuale invece, Palumbi mette correttamente in luce come l’evoluzione delle idee sia in realtà diversa da quella degli organismi, anche se un punto di vista darwiniano può aiutare nella comprensione della diffusione di idee. Chiaro e brillante, questo stesso volume è un buon veicolo di diffusione di idee: con la speranza che riesca a farne evolverne qualcuna. “Uscite di casa e andate alla ricerca di qualche forma di evoluzione: se a questo invito rispondete andando verso un ospedale, piuttosto che verso le Galapagos, […] significa che è valsa la pena di scrivere questo libro”.

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