Fai la strada giusta!

Quanti click sono distanti due pagine web qualunque? Rispondere a questa domanda può sembrare difficile, ma non per chi è abituato a trattare quotidianamente sistemi molto complessi e conosce potenti strumenti matematici per analizzarli. Stiamo parlando di Reka Albert, Hawoong Jeong e Albert-László Barabási della University of Notre Dame, nei pressi di Chicago. Questi fisici hanno infatti escogitato un semplice modello per catalogare il web e calcolare quale sia il percorso più breve tra due siti web qualunque e pubblicato i risultati su “Condensed Matter”, una rivista scientifica specializzata.

L’idea nasce da un popolare gioco americano da tavola, chiamato “six deegrees of separation”, in cui l’obiettivo è quello di riuscire a mettere in relazione la star cinematografica Kevin Bacon con un’altra star di Hollywood estratta a caso in soli sei passaggi, tramite film, registi o attori. I fisici di Notre Dame, hanno allora pensato di provare lo stesso gioco sul web. D’altronde, spesso, la fisica (e la scienza in genere) altro non è che un gioco, con un linguaggio e delle regole solo poco più sofisticati.

La stima dei documenti attualmente presenti in rete, indica la presenza di almeno 300 milioni di pagine web e, di queste, solo una parte sono catalogate dai più popolari motori di ricerca: per esempio Hotbot (http://www.hotbot.com), il motore di ricerca con la copertura maggiore di siti, effettua le sue ricerche solo sul 34% dei siti totali. La prima difficoltà, dunque, consiste nell’avere un’immagine di come sia strutturata la rete (ovvero quella che i fisici chiamano la topologia di Internet). Per fare ciò, il team americano ha pensato ad una sorta di complicata figura piana, fatta di punti isolati (a ogni punto corrisponde un sito web) tutti contenuti in un cerchio. La quantità importante da calcolare è allora il diametro di questo cerchio, ovvero quanto è “grande” Internet.

I fisici americani hanno assegnato a un potente elaboratore dell’Università di Notre Dame il compito di cliccare su ogni link presente in una pagina web, visitare le pagine collegate, cliccare nuovamente su tutti i link presenti e così via, registrando tutti i siti visitati. Il risultato di questa ricerca ha mostrato che due pagine web qualunque sono separate, in media, da 18 click. Inoltre, un risultato sorprendente ottenuto dal team indica che il diametro della rete non cresce molto velocemente, anzi: se il numero delle pagine sul web fosse 10 volte più grande di quello attuale (e questa è la situazione prevista nel giro di pochi anni), il diametro aumenterebbe solo da 18 a 20 click.

Ma c’è di più: grazie a questa catalogazione, infatti, i fisici hanno potuto determinare, in media, quanti sono i link in entrata e in uscita da un sito, a seconda della posizione “geografica” del sito stesso nel web. Avere quest’informazione è fondamentale per il passo successivo: indicare la strada più breve tra due siti nella rete.

E la fisica, come interviene? E’ proprio a questo punto che entrano in gioco gli strumenti teorici della meccanica statistica, una parte della fisica che si occupa di sistemi estremamente complessi, in cui intervengono contemporaneamente numerose variabili indipendenti. Grazie agli strumenti matematici da essa mutuati, infatti, il team di Notre Dame ha potuto immettere nell’elaboratore un’equazione matematica il cui risultato indica proprio il cammino più breve per raggiungere un sito web qualunque da quello di partenza (che, a sua volta, può ovviamente essere scelto ovunque).

Questa scoperta apre scenari estremamente interessanti: se infatti un computer “intelligente” potesse interpretare e seguire solo i link rilevanti, esso potrebbe trovare informazioni molto più velocemente di come opera l’attuale generazione di motori di ricerca presenti sul web. E dunque si potrebbe risparmiare molto tempo ed energia nelle a volte estenuanti navigazioni in rete.

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