Ferrara: città della prevenzione

Per la prima volta al mondo un’intera città sarà coinvolta in un progetto educativo di sensibilizzazione a 360 gradi per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e oncologiche. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “Le Città della Prevenzione e del Benessere”, presentato al Congresso Europeo di Cardiologia (Esc, European Society of Cardiology), in corso a Roma fino al 31 agosto. Il progetto, che durerà sei anni, partirà a settembre da Ferrara, per poi allargarsi fino a coinvolgere numerosi comuni italiani. Roberto Ferrari, direttore della Cardiologia all’Università di Ferrara e past president Esc, non ha dubbi al riguardo: “Il capoluogo emiliano – ha assicurato Ferrari – presenta un territorio ideale per passare dalle parole ai fatti e per dare il via a questa iniziativa ambiziosa, unica a livello internazionale”.

Secondo Ferrari, infatti, la città emiliana con i suoi 133mila abitanti presenta le giuste dimensioni e caratteristiche per questo tipo di progetto. Le istituzioni cittadine sono già attente e sensibili ai temi della prevenzione, specialmente l’università, che è pienamente inserita nel tessuto sociale: ad esempio, è presente un Centro di Ateneo dedicato alla Prevenzione della Salute Sociale, Medica e Ambientale. Ferrara poi è la città delle biciclette, il mezzo preferito per muoversi anche dalle persone anziane, e grazie alla sua struttura architettonica, con 9 km di mura medievali e un verde urbano molto diffuso, offre alla popolazione diverse possibilità per camminare o correre. Il capoluogo emiliano si distingue anche per essere un importante produttore di frutta, verdura e pesce azzurro, altro caposaldo della prevenzione. “Vi sono dunque sinergie che possono fare di Ferrara la città ideale per dimensioni, caratteristiche, economia e cultura, – ha continuato Ferrari – il primo esempio vivente di promozione e prevenzione della salute, un modello esportabile in altri capoluoghi”.

Con l’ adozione di uno stile di vita sano si potrebbe evitare l’85% delle malattie cardiovascolari e il 40% di quelle oncologiche. Tuttavia, gli investimenti in prevenzione sono ancora scarsi: in Europa questa voce rappresenta solo il 3% della spesa sanitaria e in Italia la percentuale è ancora più bassa. “Un secondo problema è che tutti noi parliamo di prevenzione, ma nessuno la fa – ha sottolineato Ferrari – e per questo ho deciso di passare non senza difficoltà dal dire al fare”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è stato Francesco Romeo, presidente Sic (Società Italiana di Cardiologia), che promuove il progetto. “È più difficile lavorare nel campo della prevenzione, – ha affermato Romeo – ma oggi noi abbiamo chiaro quale potrebbe essere un decalogo per ridurre le malattie cardiovascolari”. Un decalogo che passa dall’abbassamento dei livelli di colesterolo all’abbandono dell’abitudine di fumare, da un consumo maggiore di frutta e verdura all’attività fisica fino al controllo di malattie e condizioni come il diabete, l’ipertensione e l’obesità. “Una vita sana in un ambiente sano può ridurre quello stress ossidativo che è nocivo per il nostro organismo”, ha spiegato Romeo. Per questo la Sic guarda con molta attenzione al progetto che partirà da Ferrara, per esportarlo in altre città italiane.

Sono previste numerose iniziative che vedranno coinvolti il Comune di Ferrara, le istituzioni cittadine, le Fondazioni, le varie facoltà dell’Ateneo, le ASL e gruppi privati quali S2A (salute, sostenibilità, alimentazione, ambiente). Come ha spiegato Ferrari, il ruolo dell’Ateneo in questo progetto sarà quello di coordinare le varie facoltà a lavorare in team per la prevenzione. Medici specializzandi di varie branche della Medicina, assegnisti e borsisti dei vari Dipartimenti di Ateneo ed esperti di comunicazione terranno corsi e lezioni per le scuole di ogni ordine e grado, che riguarderanno quattro temi: rischi del fumo, scorretta alimentazione e danni dell’alcol, sedentarietà, ruolo delle vaccinazioni. La speranza è quella di raggiungere attraverso gli studenti la grande maggioranza delle famiglie. Verranno coinvolti anche gli over 65 attraverso corsi e lezioni nei centri anziani. “È ormai provato – ha spiegato Romeo – che modificare abitudini sbagliate anche nella terza età determina risultati positivi sullo stato di benessere”.

Una particolare importanza sarà data alla Carta del Rischio, che consente di calcolare la probabilità di ammalarsi o di morire nei prossimi 10 anni di un evento coronarico (infarto del miocardio) o cerebrovascolare (ictus) o di tumore. Il calcolo avviene attraverso la raccolta di alcune informazioni personali, la misurazione della pressione arteriosa, della colesterolemia totale e della glicemia. Al termine il rischio verrà quantificato grazie a un software. Per rendere la campagna ancora più capillare, nella piazza centrale di Ferrara sarà posizionato un motorhome, adeguatamente brandizzato, dove i cittadini potranno entrare per incontrare gli esperti di prevenzione, confrontarsi sui propri stili di vita e farsi calcolare la Carta del Rischio Cardiovascolare e Oncologico. Lo stesso motorhome poi si sposterà in piazze più periferiche e nei centri limitrofi. È stata sviluppata anche un’app, che sarà pronta per la fine di settembre e renderà disponibili informazioni, giochi, consigli, ricette e schede del movimento in base all’età. Ma l’app consentirà soprattutto di calcolare da soli il proprio rischio cardiologico e oncologico.

In questo progetto gran parte dell’ attività viene svolta dall’università in collaborazione con la Fondazione “Insieme contro il cancro”, presieduta da Francesco Cognetti. “Anche nel nostro caso l’incidenza delle malattie oncologiche è in aumento perché sistemi diagnostici più efficaci hanno portato a un aumento delle diagnosi – ha spiegato Cognetti – e perché c’è un aumento dei fattori di rischio che sono abbastanza simili tra i tumori e le malattie cardiovascolari”. Siamo in presenza di una vera e propria epidemia ed è necessario porvi rimedio al più presto, perché “altrimenti non ce la faremmo più a curare i pazienti che avranno bisogno delle nostre cure”, ha sottolineato Cognetti. La prevenzione, dunque, viene considerata l’unico strumento in grado di ridurre il carico sociale di questa malattia. Per questo gli oncologi si sono schierati accanto ai cardiologi nella promozione delle “Città della prevenzione”, anche nella speranza che il progetto possa essere implementato in realtà ben più complesse, quali, ad esempio, la città di Roma.

Ma lavorare in team non è importante solo per prevenire, il lavoro di squadra infatti è importante anche per curare e lo è tanto più quando si tratta di assistere bambini affetti da cardiopatie congenite in quei paesi, membri dell’Esc, in cui per loro non esistono speranze di cura. Durante il congresso Esc si è tenuta una cena di raccolta fondi per finanziare la costruzione di una Unità Cardiologica Pediatrica a Casablanca, in Marocco, su iniziativa della fondazione umanitaria European Heart for Children (Ehc), fondata da Ferrari e sua moglie, la regista Claudia Florio. Ehc ha contribuito alla realizzazione di Unità Cardiologiche Pediatriche anche in Nord Iraq, Egitto e Siria.

L’attività della Fondazione è iniziata a settembre 2009 al congresso Esc di Barcellona. Da allora, grazie ai fondi raccolti al congresso e ai generosi benefattori sono state realizzate numerose missioni per operare bambini con cardiopatie congenite in paesi che non sono in grado di offrire loro assistenza. In 22 missioni sono stati visitati 2085 bambini e 258 sono stati operati e salvati. Ehc offre anche borse di studio per la formazione di medici e personale sanitario dei paesi in cui vengono realizzate le missioni. I candidati selezionati hanno l’opportunità di essere formati in un centro cardiologico d’eccellenza in Italia, Francia o Regno Unito. E proprio la storia di uno di questi medici, un giovane cardiochirurgo curdo che ha avuto la possibilità di formarsi in Italia, è stata la protagonista di un video molto coinvolgente “ The pianist from Erbil”, proiettato nel corso della conferenza stampa di presentazione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here