Ferrovie per i parchi

Favorire collegamenti più efficienti e “puliti” tra i parchi italiani ed europei, riducendo gli impatti ambientali. È l’obbiettivo della ricerca “Mobilità e parchi nazionali: ipotesi innovative per una mobilità sostenibile a servizio del turismo”, presentata nel corso di un convegno organizzato a Grosseto il 20 febbraio dal World Wildlife Fund (Wwf) e dalla Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali. La ricerca ha segnalato la necessità di estendere la rete di greenways, ferrovie al servizio delle aree protette. Se infatti molti italiani, per sfuggire al caos cittadino, visitano frequentemente le aree verdi protette, il 90 per cento dei visitatori lo fa spostandosi in macchina, trasformando così una giornata all’insegna del verde in una ennesima fonte di inquinamento. L’utilizzo del treno potrebbe invece essere una valida alternativa, a patto di riattivare molte linee ferroviarie inutilizzate. In Italia vi sono circa 2500 chilometri di ferrovie scarsamente utilizzate e circa 1900 chilometri di linee dismesse. Il progetto delle Ferrovie dello Stato, presentato a Grosseto, è appunto quello di incrementare il numero di linee verdi, attualmente presenti solo in alcune parti d’Italia come ad esempio nel tratto di costa delle Cinque Terre. L’obiettivo finale è arrivare a 10000 chilometri di linee verdi che si estendano dal Portogallo all’Italia. (m.z.)

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