Festa della mamma, 6 supermamme in natura (FOTO)

La mamma, si sa, è sempre la mamma, e non solo per noi esseri umani, ma anche nel mondo animale. Alcuni scienziati della University of Kansas hanno presentato, in onore della Festa della mamma, sei esempi di “supermamme” che è possibile trovare in natura, a testimonianza del fatto che l’istinto di protezione materno è radicato profondamente in moltissime, a volte anche inaspettate, specie animali.

Sapevate per esempio che le mamme Idrozoi (Hydrozoa), una classe che comprende circa 3500 specie di animali acquatici, sono fisicamente fuse con i loro piccoli, con cui condividono l’apparato digestivo? Il cibo, particolarmente difficile da ottenere in questo tipo di habitat, viene procurato dalle madri e viene usato per nutrire anche i piccoli.

Secondo David Burnham del dipartimento di Paleontologia Vertebrata della università, se ci trovassimo nel periodo Cretaceo il premio di “mamma dell’anno” andrebbe però al dinosauro Maiasaura, un erbovoro famoso per il suo becco simile a quello di un’anatra. Il Maiasaura è infatti il primo esempio noto di dinosauro che si occupava di nutrire e crescere la propria prole. “Interi nidi di maiasaura sono stati ritrovati, assieme a fossili che mostrano come le gambe dei piccoli fossero troppo deboli per permettere loro di allontanarsi dal nido,” ha spiegato Burnham, “Per questo gli scienziati credono che gli esemplari adulti procurassero il cibo per i piccoli fino a che essi non erano abbastanza sviluppati da poter cacciare da soli”.

Andando ancora più indietro nel tempo, è il crostaceo Luprisca incuba, vecchio di almeno 450 milioni di anni, ad aggiudicarsi il titolo di supermamma: si tratta infatti della più vecchia testimonianza di cure, fornite da parte della madre, dall’uovo fino all’età adulta. Mentre alcuni tipi di ostracodi infatti si limitano a depositare le loro uova nell’oceano, abbandonandole al loro destino, in questa particolare specie le madri si prendevano cura dei piccoli fornendo loro la protezione del loro guscio.

Tornando ai giorni nostri, altro esempio di superamma, nel mondo degli insetti, va ai crisomelidi, parte dell’ordine dei coleotteri: le madri di questa specie, infatti, sorvegliano le larve mentre mangiano e crescono, difendendole da vespe e formiche per assicurarsi che tutti i piccoli sopravvivano allo stato larvale.

Quando si tratta della difesa delle uova, invece, il primato va alle rane marsupiali Gastrotheca monticola, che trasportano le uova in una sacca sulla loro schiena, e ai pesci che appartengono alla specie dei Geophagus altifrons, le cui madri ospitano le uova in bocca fino alla schiusa e, successivamente, anche i piccoli,  fino a che essi non sono in grado di essere autonomi.

Riferimenti e credits immagini: University of Kansas

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