Frans de Waal vince il premio Galileo

È Frans de Waal, con il libro “Il bonobo e l’ateo, in cerca di umanità tra i primati”, (Raffaello Cortina, 2013), ad aggiudicarsi l’ottava edizione del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica. A decretarlo è stata una giuria di 800 classi secondarie di tutta Italia, per un totale di ventimila studenti. La premiazione è avvenuta venerdì pomeriggio al Centro Culturale San Gaetano di Padova, alla presenza dei cinque autori finalisti e di circa 700 studenti giunti appositamente per la finale.

Etologo, primatologo e saggista di fama internazionale Frans de Waal in questo volume, ricercando l’origine della morale, propone un umanesimo non religioso che svilluppi al meglio le naturali capacità umane. L’autore si è chiesto: “Che cosa direbbe un bonobo, mammifero appartenente all’ordine dei primati, a un ateo?”. Per Frans de Waal lo esorterebbe anzitutto a smettere di darsi tanto da fare per dimostrare l’assenza di un dio, dopo di che l’autore dimostra con rigore scientifico come i comportamenti morali dell’essere umano siano frutto dell’evoluzione naturale e derivino da modi di agire già presenti in altri mammiferi. Dopo Padova, Frans de Waal, giunto in Italia da Atlanta, sabato 10 maggio è stato al Salone del libro di Torino a presentare il libro insieme a Telmo Pievani, già finalista del Premio Galileo.

Secondo classificato Nicola Nosengo, “I robot ci guardano. Aerei senza pilota, chirurghi a distanza e automi solidali”,(Zanichelli, 2013); terzo classificato Adriano Zecchina, “Alchimie nell’arte.La chimica e l’evoluzione della pittura”, (Zanichelli, 2012); quarto classificato Marco Ciardi, “Terra. Storia di un’idea”, (Laterza, 2013) e quinto Vincenzo Barone “L’ordine del mondo. Le simmetrie in fisica da Aristotele a Higgs”,(Bollati Boringhieri, 2013).

Una Menzione speciale quest’anno è stata dedicata dalla Giuria Scientifica a Paolo Bianco, Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini e Michele De Luca per aver difeso efficacemente e con competenza le ragioni della scienza contro le “corbellerie” diffuse sul metodo stamina. Per i tre scienziati ha presenziato Paolo Bianco.

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