Galileo, una delle missioni di esplorazione planetaria che ha dato più frutti è ufficialmente terminata. Sganciato dallo shuttle Atlanantis, la sonda ha iniziato il suo lavoro nel 1989 entrando in orbita intorno a Giove. Dal pianeta ha mandato alla base Nasa in Pasadena una lunga serie di informazioni sulla sua atmosfera e sul suo ambiente. Ma le informazioni più interessanti le ha fornite su una delle sue lune: Europa. Galileo ha registrato la presenza di un oceano sotterraneo, potenziale habitat per una qualche forma di vita. La missione doveva già terminare nel ‘95, ma dopo due anni la Nasa è stata costretta ha prorogare il tutto. L’astronave essendosi avvicinata più del previsto a Giove, infatti, ha subito una quantità di radiazioni tale da causare un ritardo nella trasmissione dei dati a terra. Questo imprevisto ha pesato sulle scorte di carburante, non più sufficienti a pilotare l’antenna di trasmissione principale, che oltre essere il canale prioritario di comunicazione, serviva a pilotare la traiettoria della navicella. L’ultima manovra possibile è stata evitare la deriva o la collisione con Europa. (b.s.)
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