La capacità di gechi e insetti di aderire a muri e pareti può suggerire agli ingegneri come progettare strutture adesive. Lo sostengono i ricercatori dell’Istituto Max Planck di Stoccarda, che hanno analizzato la forma dei minuscoli peli sulle zampe di gechi e insetti. In un articolo pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science, H. Gao e H. Yao hanno descritto la forma ideale che la punta di queste strutture deve avere per ottimizzare l’adesione. E hanno evidenziato che le dimensioni giocano un ruolo cruciale. In generale, un’aderenza ottimale può essere ottenuta dalla combinazione di riduzione di misura e ottimizzazione della forma. Raggiungendo una misura di contatto intorno ai 100 nanometri, si ottiene un’ottima aderenza indipendentemente dalle piccole variazioni di forma della superficie di contatto. (m.p.)
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…
Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più