Scoperto un nuovo pianeta. Ma sarebbe troppo giovane, almeno secondo la moderna teoria della formazione planetaria. Il pianeta avrebbe appena un milione di anni. È stato individuato grazie alle radiazioni infrarosse provenienti dalla nube molecolare Taurus, a circa 400 anni luce dalla Terra, catturate dal telescopio spaziale della Nasa Spitzer. Lanciato ad agosto 2003, il satellite è sensibile ai picchi di radiazione emessi dai dischi di gas e polvere che circondano le proto-stelle (simili al Sole) all’interno della nube molecolare. I dischi vengono rilevati attraverso il loro distintivo spettro, che è ampio e presenta delle zone di ombra dovute alle polveri che, coperte di ghiaccio, assorbono parte della luce. Per la stella Coku-Kau 4, però, un intero pezzo di spettro è mancante. Questo buco, secondo il capo ricercatore Dan Watson, della University of Rochester di New York, può essere spiegato con la presenza di un buco nei dischi di gas, ossia con la presenza di un pianeta gigante intorno alla stella. Infatti, il materiale che forma i dischi gassosi, dovrebbe migrare costantemente verso le nuove stelle in formazione, essendo a sua volta sostituito dalla coltre di gas e polveri che circonda l’intero sistema. Questo processo, però, sarebbe interrotto dalla presenza del pianeta che richiamerebbe, intorno a sé, i gas. Se la presenza di questo pianeta sarà confermata, allora la moderna teoria della formazione planetaria dovrebbe essere rivista. Secondo questa, per formare un pianeta del genere, capace di attirare intorno a se dei gas, occorrerebbero almeno quattro milioni di anni. (a.l.)
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