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Geminidi, i giorni migliori per le meteore di dicembre

Pronti per esprimere gli ultimi desideri dell’anno? Preparate un bel cappotto pesante, sciarpa e cappello perché le stelle cadenti di fine anno stanno tornando. Si tratta delle Geminidi, la seconda pioggia di meteore più spettacolare dopo le Perseidi di agosto, che saranno ben visibili tra il 10 e il 15 dicembre prossimi. Tempo permettendo, quindi, in quei giorni puntate lo sguardo al cielo per non perdervi l’opportunità di ammirare lo spettacolo di questo sciame meteorico.

I giorni di picco

Brillanti e numerose a tal punto da reggere il confronto con le stelle cadenti della Notte di San Lorenzo, le Geminidi generalmente sono facilmente osservabili tra il 10 e il 15 dicembre. In particolare, quest’anno le vedremo in maggior numero nella notte tra il 13 e il 14 dicembre. “I più recenti studi hanno rilevato che questo sciame pare mostri un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo successivo meno cospicuo con meteore più brillanti”, spiegano dall’Unione astrofili italiani (Uai).

L’origine delle Geminidi

Questo sciame meteorico, segnalato per la prima volta nel 1800, viene chiamato così perché sembra provenire dalla costellazione dei Gemelli (Gemini) e prende, quindi, il nome dal loro radiante. In realtà, deriva dai frammenti lasciati dall’asteroide, il 3200 Phaeton. Scoperto nel 1983, 3200 Phaethon è da sempre stato enigmatico, dato che non riusciamo a capire se si tratti di un asteroide vero e proprio oppure di una cometa rocciosa che ha perso lo strato ghiacciato a causa dei continui passaggi ravvicinati con il Sole.

Condizioni favorevoli

Lo spettacolo astronomico che si ripete tutti gli anni a dicembre, arriva proprio quando la Terra attraversa la coda di detriti lasciata dall’asteroide, le cui polveri attraversano la nostra atmosfera, bruciando nel cielo. Quest’anno, la loro osservazione sarà particolarmente favorevole, dato che non ci sarà alcun disturbo da parte della Luna, che sarà in fase di Luna nuova. “Questa sarà un’ulteriore chance di osservazione da non perdere per contribuire allo studio di questo sciame che si sta evolvendo in maniera molto rapida e che, secondo studi, è destinato a cessare del tutto nel giro di un centinaio d’anni”, spiegano gli esperti.

Come osservarle

Per prepararsi al meglio, quindi, i consigli sono gli stessi: basterà recarsi in luoghi bui, lontano dalle fonti luminose della città. Non serviranno né binocoli né telescopi, ma sarà sufficiente volgere lo sguardo verso il radiante, che nel caso delle Geminidi si tratta proprio della costellazione dei Gemelli. Ma non guardate solamente in quella direzione: le stelle cadenti saranno visibili in tutto il cielo notturno. E in condizioni ottimali si potrebbero avvistare fino a 100 stelle cadenti all’ora. Pronti con i desideri?

Credits immagine: Michał Mancewicz su Unsplash

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Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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