Il ghiacciaio Planpincieux, sul massiccio del Monte Bianco, sta facendo parlare di sé. In questi giorni la Regione Valle d’Aosta ha notificato un crollo di 5mila metri cubi di ghiaccio e uno più modesto di 650 metri cubi, ma da mesi il ghiacciaio è un osservato speciale. E secondo gli esperti potrebbe esserci una massa di 250mila metri cubi pronta a staccarsi, anche se impossibile prevedere se e quando.
Lo chiamano anche ghiacciaio sospeso perché abbarbicato su un pendio molto ripido, mentre scivola inesorabilmente verso un burrone. Per questa caratteristica il ghiacciaio Planpincieux è soggetto a crolli di modeste dimensioni come quello avvenuto da poco, che secondo i tecnici di Montagna Sicura di per sé non testimoniano un’accelerazione del movimento della massa ghiacciata.
Tuttavia, probabilmente a causa di un’estate molto calda, nelle scorse ore la velocità è aumentata, e in una sola giornata la parte anteriore si è spostata di 90 cm.
Per rendersi conto delle condizioni del ghiacciaio di Planpincieux e di tutto il Monte Bianco basta dare un’occhiata alle immagini raccolte dai satelliti Landsat nel corso degli ultimi 34 anni: la prima immagine è stata raccolta il 18 agosto 1985, la seconda il 25 agosto 2019.
Temperature sempre più alte e sempre meno ghiaccio, dunque. Una condizione che non è certo circoscritta e interessa non solo i ghiacciai del massiccio del Monte Bianco (secondo certi modelli computerizzati i grandi ghiacciai francesi Argentière e Mer de Glace di questo passo potrebbero sparire entro la fine del 21° secolo) ma quelli dell’intero arco alpino.
Riferimenti: Earth Observatory Nasa
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